Un piccolo nastro nero al petto in segno di lutto. È solo la prima delle iniziative che verranno promosse al Belluzzi – dove ieri mattina si è aperto il nuovo anno scolastico – in ricordo di Fallou Sall, il sedicenne ucciso a coltellate la sera del 4 settembre in via Piave. "È importante – così il provveditore Giuseppe Antonio Panzardi presente ieri nell’aula magna dell’istituto insieme all’assessore Daniele Ara, al prefetto Attilio Visconti e al preside Vincenzo Mangarano – cercare di infondere nei ragazzi un principio di rispetto, tolleranza e convivenza. Dobbiamo davvero spenderci di più, noi adulti, per favorire questo percorso. Dobbiamo accorgerci di ogni segnale di disagio, captare ogni possibile elemento di difficoltà nei ragazzi".
Per questo, continua Panzardi, "c’è bisogno di un forte impegno dei docenti e degli educatori, ma dobbiamo avvalerci anche di altre figure professionali, come gli psicologi, perché è importante che si riesca a fare squadra per dare un aiuto a questi ragazzi".
Dal canto suo il prefetto Visconti ha annunciato una stretta per quanto riguarda il possesso di armi da taglio tra i giovanissimi: "Ho fatto una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica l’altro ieri – ha spiegato – e ho dato disposizioni chiarissime alle forze di polizia di relazionarmi, tra una settimana, sulle possibili iniziative per limitare questo uso assurdo delle armi da taglio. Dobbiamo capire qual è il percorso più giusto. È un tema su cui stiamo ragionando, non si può prendere una decisione improvvisa e sull’onda dell’emotività. Il problema però esiste e quindi va affrontato". Nonostante la tristezza e la difficoltà del momento, il preside ha provato a infondere forza ai ragazzi presenti: "Ho una certezza – ha detto rivolgendosi ai suoi studenti – la bellezza dei vostri comportamenti e della vostra capacità di sostegno reciproco, che avete dimostrato nelle settimane scorse. Siete stati meravigliosi. La strada davanti a voi non è in discesa, ma avete tutte le qualità per fare bene". Durante la cerimonia è stato letto anche un messaggio del cardinale Matteo Zuppi, che ha invitato i ragazzi a "costruire speranza, nel ricordo di Fallou", per "rendere migliore questo mondo in cui c’è tanta violenza e tanta ingiustizia".
Per il professore Francesco Avanzolini, docente di elettronica di Fallou, "non c’è una motivazione valida perché un ragazzo di 16 anni debba perdere la vita in questo modo assurdo. Sono rimasto scioccato, è una cosa che ha scosso tutti noi. Verranno fatte attività affinché non rimanga un episodio fine a sé stesso. È una cosa più grande di noi, più grande dell’evento in sé. E quindi non rimarrà isolato".
Chiara Caravelli