In carcere baby rapinatrice. Era evasa dalla comunità

La sedicenne era in Bolognina, dal fidanzato. Trovata dai militari dell’Arma

In carcere baby rapinatrice. Era evasa dalla comunità

La sedicenne era in Bolognina, dal fidanzato. Trovata dai militari dell’Arma

Dentro e fuori. Dalla comunità al carcere minorile, tra evasioni, furti e rapine. Questa ragazzina ha solo 16 anni, ma il suo curriculum è già corposo come quello di un’adulta, tra episodi di violenza e fughe, con una storia di dipendenze alle spalle che la rende pericolosa per sé e per gli altri. La giovanissima, di seconda generazione, originaria di un paese della provincia, è stata arrestata - di nuovo - l’altro giorno dai carabinieri della stazione Navile, che hanno eseguito, nei suoi confronti, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale per i minori, in aggravamento della misura cautelare già in essere del collocamento in comunità.

Infatti, la sedicenne, che era già stata arrestata sempre dai militari della compagnia Bologna Centro a luglio scorso, dopo un breve passaggio al minorile femminile di Pontremoli, era stata collocata, ai domiciliari, in una comunità del Modenese. Da cui, appena ha potuto, è però evasa. E si è diretta a Bologna, dove per qualche giorno ha gironzolato per la Bolognina, ospite del fidanzato che vive in zona. Così, quando il tribunale dei minori ha emesso un’altra cattura nei suoi confronti, i carabinieri del Navile avevano già un’idea di dove potesse trovarsi. E, l’altro giorno, hanno rintracciato la giovanissima ed eseguito la misura, accompagnandola, di nuovo, nel carcere per minorenni di Massa Carrara. Una misura necessaria visto che l’adolescente, in questi mesi, si è dimostrata del tutto inconsapevole della gravità dei fatti commessi. Ossia, una rapina aggravata, violenta, a gennaio scorso a Bologna, ed episodi di furto in Romagna, che hanno portato l’autorità giudiziaria a disporre il carcere. Una extrema ratio, che dimostra l’impossibilità di contenere, in altro modo, la ragazzina: le minorenni detenute in Italia, infatti, si contano sulle dita di una mano.

Nicoletta Tempera