
A Pioppe di Salvaro sono intervenuti il personale della Croce Rossa e i carabinieri di Vergato
Una tragedia assurda, improvvisa, senza spiegazioni e senza alcuna possibile consolazione. Un ragazzo di 15 anni, Ayoub Chbil, studente dell’istituto Fantini di Vergato, è morto ieri pomeriggio dopo essere finito con la sua bicicletta contro un muro. Tutto è avvenuto poco dopo le 15 a Pioppe di Salvaro. Il quindicenne avrebbe trascorso un po’ di tempo con gli amici giocando a calcetto in un’area verde della frazione. Dopo di che, a quanto si è appreso, è andato a recuperare la bicicletta che aveva lasciato in cima a una salita in via Pioppe. Scendendo ha preso velocità e, giunto in fondo alla strada, anziché fermarsi ha terminato la sua corsa contro il muro di recinzione della ditta Franchi. Un impatto terribile, sentito in tutto il vicinato.
L’allarme è stato dato subito al 118 mentre gli operai dell’azienda, usciti in strada, hanno cercato di praticare le prime manovre rianimatorie sul ragazzo esanime. I tentativo sono proseguiti a lungo dopo l’arrivo sul posto dei soccorritori, ma Ayoub era morto sul colpo e non ha dato alcun cenno di ripresa. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Vergato, per ricostruire l’accaduto, ma la tragedia nella sua banalità è stata chiarita rapidamente. Il ragazzo potrebbe avere perso il controllo della bici ed è al vaglio degli inquirenti la presenza o il funziamanto dei freni. Di certo, nessun altro mezzo è stato coinvolto nell’incidente e la comunità di Pioppe, che si è radunata sul posto, è ora ammutolita. Il territorio della frazione è diviso fra i Comuni di Grizzana, dove è avvenuto lo schianto, Marzabotto, dove risiede la famiglia di origine tunisina del quindicenne, e Vergato.
Il padre di Ayoub, che era al lavoro, è stato avvertito e si è precipitato sul luogo della tragedia, assieme alla madre del ragazzo, al fratello e alla sorella minore. Un equipaggio della Croce Rossa è stato inviato sul posto per dare assistenza anche psicologica ai familiari sconvolti e la salma è stata subito messa a disposizione dei genitori. Accanto alla famiglia si sono stretti anche i sindaci di Grizzana, Franco Rubini, e di Marzabotto, Valentina Cuppi. "Sono tutti disperati – ha sottolineato Rubini –, in una comunità così piccola e coesa un fatto del genere è sconvolgente". "Questo ragazzo ha fatto tutte le scuole da noi – ha detto la sindaca Cuppi –. Cercheremo in ogni modo di stare vicini alla famiglia, anche dal punto di vista psicologico".
Enrico Barbetti