Aule, palazzi e cortili aperti fino a mezzanotte per ospitare conferenze, dibattiti, lezioni, cinema e iniziative varie. Per animare la zona universitaria di Bologna di una "vita notturna diversa dal solito", rendendola così "più sicura e più bella". E’ la nuova iniziativa dell’Alma Mater di Bologna pensata per il cuore della sua cittadella e che dovrebbe partire a novembre. Ad anticiparla è il delegato agli studenti, Federico Condello. Si chiamerà ‘Ufo’, acronimo di ‘Università Fuori Orario’ e prevede appunto aperture serali dalle 20 alle 24 dei palazzi universitari dal civico 32 di via Zamboni fino a piazza Scaravilli. Le iniziative saranno di carattere didattico e formativo, spiega Condello, ma anche ludico e di socialità, in molti casi aperte pure alla cittadinanza.
Si parla quindi di incontri culturali, conferenze, cinema e appuntamenti di tandem linguistico tra studenti italiani e internazionali, che saranno ospitati nelle aule e, con il bel tempo, anche nei cortili. Sarà anche l’occasione, sottolinea Condello, di sperimentare una didattica diversa e innovativa, che in prospettiva potrebbe essere sfruttata anche durante il giorno. L’iniziativa appoggia i piedi su un precedente ‘ Ufo’, quello sperimentato a Lettere tra il 2013 e il 2015 (l’organizzatore era sempre Condello), che portò in Facoltà "una media di 500 studenti ogni sera". In questo caso, afferma il delegato del rettore, "speriamo che i numeri siano ancoara più più alti". Il programma di ‘Ufo’ è ancora in via di definizione, perché in Ateneo si stanno vagliando diverse proposte, e dovrebbe essere presentato tra novembre e dicembre. "Ma non sarà mai davvero completo – avverte Condello – andremo per gradi. Inizieremo con una o due sere a settimana, per poi andare via via crescendo".
Si prevede comunque che dopo l’avvio a novembre, possa diventare un appuntamento stabile a partire dal secondo semestre. "Pensiamo che le iniziative debbano nascere anche un po’ per volta dal coinvolgimento degli studenti – spiega ancora il delegato del rettore – siamo aperti anche alla collaborazione con altre realtà, ci piacerebbe che ‘Ufo’ diventasse la cornice in cui i nostri studenti entrano in contatto anche con mondi differenti". E conclude: "Quando i luoghi si aprono, diventano spontaneamente più ricchi e più belli". "Accogliamo con grande favore l’iniziativa di Unibo, che con il progetto ’Ufo’ si allinea perfettamente con la direzione tracciata dal Piano della Notte che abbiamo sviluppato in collaborazione con tutti gli attori della città e quindi a partire dall’Università stessa", afferma la vicesindaca Emily Clancy.