ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Imu prima casa a Bologna, accertamenti: già arrivate cento cartelle

Per la Cassazione, no agevolazioni ai coniugi che risiedono in due Comuni diversi. In città 2.275 casi: si parte dalle case turistiche. Ci si può rivalere dal 2015. L’assessore Conte: "Dobbiamo procedere o si rischia il danno erariale. Non faremo pagare le more". Le associazioni dei proprietari: "Follia"

L’assessore al Bilancio, Davide Conte

Bologna, 9 febbraio 2021 - Risolto il caso dell’articolo che ostacolava il Superbonus 110% sotto le Due Torri, per il Comune si apre un’altra questione che già sta facendo infuriare le associazioni di categoria. Ape Bologna, aderente a Confedilizia, annuncia una class action per ricorrere contro le cartelle esattoriali emesse dal Comune per il recupero dell’Imu prima casa (sulle quali non si dovrebbe pagare) se riscontra che il marito o la moglie risultino risiedere in un’altra abitazione. L’assessore al Bilancio, Davide Conte, riferisce che per ora si tratta di 106 cartelle, per un totale di 143mila euro complessivi, pari, quindi, a 1.350 euro per famiglia. Il Comune può rivalersi tornando indietro di 5 anni: per ora le cartelle riguardano solo il 2015, poi (senza fretta) arriveranno quelle degli anni successivi. A Bologna sono 2.275 i residenti con casa di proprietà che godono dell’agevolazione prima casa e con il coniuge che risiede in altro Comune (indipendentemente se nell’altro Comune la casa è di proprietà, in affitto o altro). Il motivo del contendere è il dibattito che riguarda le coppie sposate: se i coniugi risiedono in città e case diverse di proprietà, l’esenzione dell’Imu è possibile per entrambi gli immobili? Il ministero dell’Economia e delle Finanze del 18 maggio 2012 consentiva tale interpretazione, ma la Cassazione in recenti ordinanze (numero 20.130 del 24 settembre 2020 e le precedenti numero 4.166 e 4.170 del 19 febbraio scorso) si è espressa in maniera opposta. In pratica: se il marito ha la residenza a Bologna e la moglie in un altro Comune nessuno dei due immobili può considerarsi abitazione principale. Morale: entrambi gli immobili sono soggetti a Imu.

Un’interpretazione, quella degli ermellini, che punta a evitare i cosiddetti ’furbetti’ che mascherano la seconda casa al mare o in montagna con questo escamotage, ma che, di fatto, ’punisce’ anche quei coniugi che, per motivi lavorativi, ad esempio, hanno case e residenze diverse. Che fare? Bologna, forte anche del parere positivo del Garante dei contribuenti, ha deciso di agire subito. L’assessore Conte la spiega così: "Mi dispiace perché il periodo è difficile, ma per una questione di rispetto della Cassazione e di equità non possiamo rimandare la scadenza. Il rischio è il danno erariale". Ape Bologna, però, non ci sta: "Siamo alla follia. Con la pandemia e un’immobilità da parte di tutti gli assessori, sindaco per primo, in relazione all’emergenza sanitaria e soprattuto alle chiusure di tutte le attività commerciali della città, quest’ultima trovata conferma la logica anti proprietaria del Comune. Invito a venire al nostro sportello, in via Altabella 3, per aderire alla class action e impugnare le cartelle. E, visto che i telefoni sono intasati, daremo un aiuto a tutti coloro che ci scriveranno a info@apebologna.eu ". Conte, dalla sua, cerca di mediare, e rassicura che cercherà di venire incontro ai contribuenti: "Data l’incertezza della norme, non prevediamo le more per il non pagamento dell’Imu. Al momento, ci muoviamo seguendo tre priorità: ‘il coniuge residente nell’altro Comune è proprietario dell’immobile in cui risiede; le rendite più alte; il coniuge che risiede in località turistiche (Rimini, Ravenna, Cervia, Cortina d’Ampezzo etc...) o nei comuni di montagna (Monghidoro, Loiano etc)". La numero uno, di Ape, Elisabetta Brunelli, chiede di più: "Va bene perseguire i furbetti. Ma non tutti eludono. Si blocchino le cartelle o si preveda uno sconto... O nessuno si sposerà mai più. Perché non conviene". Sulla stessa linea Alberto Zanni, numero uno di Confabitare: "Il Comune segue le regole, ma lo fa in maniera restrittiva per i contribuenti. E solo a Bologna sono arrivate le cartelle esattoriali... Per questo apriremo due strade gratuite per chi riceverà le cartelle: class action o ricorso individuale contro il Comune per annullare la sanzione".