Bologna, 5 dicembre 2023 – Impiegata infedele viene scoperta e arrestata dai carabinieri per aver rubato 75mila euro di prodotti, tra borse da donna e abbigliamento, dall’Interporto di Bentivoglio dove lavorava come addetta alla qualità. I carabinieri della stazione locale di Bentivoglio hanno fatto scattare le manette ai polsi di una 32enne, originaria di Bologna, incensurata, accusata del reato di furto aggravato e ricettazione.
I fatti. Una pattuglia di militari della stazione di Bentivoglio era stata precedentemente informata da alcuni addetti alla vigilanza e sicurezza interna dell’Interporto di Bentivoglio in merito ad un’impiegata, la quale, durante le sue funzioni di addetta al controllo qualità della merce, era stata notata prelevare da una cassetta posta sotto la scrivania, una borsa da donna griffata, di colore marrone. Questo sistema, però, la donna lo utilizzava da svariato tempo: sostituiva i cartellini della merce buona con quelli dei prodotti rotti o non vendibili mentre svolgeva, inosservata, almeno all’inizio, le sue mansioni da addetta alla qualità. Nella circostanza in cui è stata poi arrestata la stessa, dopo aver rimosso l’etichetta, aveva successivamente occultata la borsetta all’interno di una borsa porta oggetti e, con disinvoltura, si era avviata verso l’uscita, dove poi è stata bloccata oltre i tornelli aziendali, da una guardia giurata, la quale l’aveva notata e seguita durante tutti i suoi movimenti.
La donna è stata così smascherata e trovata in possesso di una borsa, modello femminile, del valore commerciale pari a 1300 euro circa. I militari, anche in virtù delle precedenti denunce sporte dal legale rappresentate dell’azienda, in merito ad analoghi furti avvenuti in precedenza, hanno perquisito l’abitazione della donna.
Nell’appartamento i militari hanno rinvenuto la merce trafugata e denunciata nei giorni precedenti (circa una quarantina di scarpe e borse da donna, con i relativi cartellini identificativi del prodotto e del prezzo) per un valore commerciale pari a 75.000 mila euro. Tutta la refurtiva recuperata è stata riconosciuta e restituita al proprietario, intervenuto sul posto, mentre la donna, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stata arrestata e portata in camera di sicurezza, in attesa del processo con rito direttissimo. A seguito della direttissima l’arresto è stato convalidato, ma la donna non è stata sottoposta ad alcuna misura cautelare ed è stata rimessa in libertà.