MARCO SIGNORINI
Cronaca

Immigrazione e sviluppo. Dagli imprenditori ai dipendenti. L’economia ’parla’ straniero

Dall’artigianato agli Internet point, oltre 13mila attività in mano a cittadini extracomunitari. Lo studio di Confartigianato Bologna Metropolitana: le costruzioni il settore più richiesto.

È boom di imprenditori e lavoratori stranieri. A confermarlo è l’indagine commissionata al Centro studi da Confartigianato Bologna Metropolitana. Sotto le Due Torri e nei territori che ne compongono la provincia, come confermano i dati comunicati da Unioncamere, le aziende gestite da stranieri registrate al 31 dicembre 2022 sono 13.208, pari al 14% delle imprese totali, quota superiore al 13,4% dell’Emilia-Romagna e dietro soltanto al 17,2% di Reggio Emilia. Per comprendere l’importanza del numero va considerato il numero totale degli stranieri residenti nel nostro territorio al 1° gennaio 2023: 120.478 pari al 22,0% del totale regionale, con un’incidenza sulla popolazione residente dell’11,9%, valore inferiore alla media regionale (12,4%) ma che si posiziona al quindicesimo posto nel ranking delle province italiane per maggior incidenza.

Il macrosettore con il maggior numero di imprese straniere è dei Servizi alle persone con 5.735 imprese, pari ad oltre due quinti del totale. Nel dettaglio, il primo settore per numero di imprese è ’Lavori di costruzione specializzati’ con 3.280 imprese straniere, seguono Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) con 2.269 e ’Attività dei servizi di ristorazione’ con 1.589. L’incidenza più elevata di imprese straniere sul totale delle imprese registrate in provincia si rileva nelle Costruzioni, dove oltre un quarto delle aziende è gestito da stranieri (26,1%).

Nel dettaglio, tra i principali settori si ha un maggiore peso dell’imprenditoria straniera nelle Telecomunicazioni (53,7%) tra cui rientrano Phone Center e Internet Point, nella Confezione di articoli di abbigliamento e confezione di articoli in pelle e pelliccia (46,0%) e nei Lavori di costruzione specializzati (31,4%).

L’artigianato con 5.959 imprese straniere rappresenta il 45,1% delle oltre 13 mila imprese totali gestite da stranieri, con un’incidenza doppia rispetto a quella osservabile per il totale artigianato in provincia (28,1%). Rappresentano inoltre il 22,4% del totale artigianato della provincia.

Oltre metà delle imprese straniere artigiane si concentra nelle Costruzioni (il 55,2%). Seguono per numerosità le Attività di servizi per edifici e paesaggio (tra cui servizi di giardinaggio e di pulizia) con 458 imprese artigiane straniere e le Attività dei servizi di ristorazione con 399 imprese. Tra le imprese artigiane straniere del bolognese il 17% è gestito a donne di origine straniera e il 15,1% da giovani con meno di 35 anni.

Per quanto riguarda invece i lavoratori, secondo gli ultimi dati aggiornati al 2021 dell’Osservatorio sugli stranieri dell’Inps, Bologna è la sesta provincia in Italia per numero di lavoratori stranieri, pari a 89.960 cittadini stranieri di cui 78.173 dipendenti (l’86,9%), 9.660 autonomi (il 10,7%) e i restanti 2.127 parasubordinati (2,4%). Il 75% dei dipendenti stranieri è impiegato nel settore privato non agricolo, pari a 58.634 lavoratori, il 20,7% è lavoratore domestico e il 4,3% è impiegato in agricoltura. Dei 9.660 lavoratori autonomi stranieri iscritti all’Inps più della metà sono artigiani. Nel lungo periodo (2012-2021) si osserva una crescita del 12,3% pari a 9.863 lavoratori stranieri in più. Il 18,6% dei lavoratori stranieri ha meno di 30 anni, il 25,1% è tra i 30-39, il 29% tra i 40 e 49 e il 27,3% ha 50 anni o più. Nel lungo periodo (2012-2021) si osserva un calo del numero di giovani lavoratori stranieri under 30 (-6,2%) e risulta in lieve calo anche la totalità dei lavoratori con meno di 50 anni (-1,8%), mentre risultano in costante crescita i lavoratori stranieri con 50 anni o più (+82,0%). Più della metà dei lavoratori stranieri sono uomini (56,0%). Secondo i dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere-Anpal nel 2022 le imprese del bolognese dell’Industria e Servizi hanno assunto 15 mila lavoratori stranieri, pari al 18,1% delle 83 mila totali. Di questi 6.310 pari al 42,1% sono stati assunti in Mpi con meno di 50 dipendenti. Il 18,5% dei 15 mila immigrati assunti è impiegato in servizi di supporto alle imprese e alle persone (tra cui servizi di vigilanza, pulizia e giardinaggio), settore in cui rappresentano il 37,4% delle assunzioni totali. Segue il 16,6% in Servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici e il 15,5% in Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio.