Bologna, 15 novembre 2023 – "L’incontro è stato positivo. L’obiettivo è fare il massimo per mettere in sicurezza la torre e avviare il restauro: Comune e governo hanno confermato le risorse da mettere in campo. Il ministero ha annunciato anche di avere pronto un decreto che porterà avanti l’assegnazione delle risorse del Pnrr, oltre alla volontà di impegnarsi per la candidatura Unesco. L’impegno c’è".
Dopo settimane di tira e molla e di polemiche più o meno velate, il summit romano sulla Garisenda racconta di un clima più disteso e qualche frizione in meno. I tempi però stringono e la sensazione è che serva accelerare, perché l’obiettivo è "fare presto e fare bene". A cominciare dai fondi legati al Pnrr: "Lavoreremo per capire regole e contorni – spiega il sindaco –, in modo da poterlo maneggiare al meglio". Mentre si attende la relazione del Comitato tecnico-scientifico ("C’è già, io l’ho vista. Sarà presentata a breve", chiosa Lepore), i prossimi passi restano la costituzione del Comitato di restauro e la messa in sicurezza, grazie al ‘cantierone’ e alla realizzazione del cilindro, che "coprirà la Garisenda al 100%". Nel frattempo si capirà come intervenire sulla mobilità: dal summit emerge come via San Vitale, con ogni probabilità, resterà chiusa durante tutto il mandato leporiano.
Sindaco, lei aveva manifestato una certa preoccupazione sulle scadenze del Pnrr. Cosa si è detto in ministero?
"La Soprintendenza ha già emanato la scheda per il bando legato al Pnrr su campanili e torri. Ora penso il ministero stia ultimando un decreto per definire graduatorie e assegnazione delle risorse. La scelta, insomma, è stata fatta e ora si tratta di capire le regole d’ingaggio".
Le risorse come saranno investite?
"Serviranno per il consolidamento sismico e strutturale. Non penso che il progetto di messa in sicurezza e restauro della Garisenda finirà nel 2026, ma dobbiamo fare in modo che venga finanziato questo ‘pezzo’, rendicontabile secondo le regole del Pnrr. Si tratta di fare un lavoro condiviso per allineare un po’ di obiettivi...".
C’è un idea sui costi complessivi del restauro, intanto?
"Oggi non sono ipotizzabili, sarà il comitato (che verrà costituito nei prossimi giorni e pescherà tra grandi nomi internazionali, ndr) a indicare le modalità di restauro. I costi dipenderanno molto da quello che ci sarà da fare: serviranno settimane, probabilmente mesi per capirlo. Con il ministro ci siamo detti che non parliamo di un edificio di grandissime dimensioni: immaginiamo quindi che le spese siano affrontabili da un’alleanza tra Comune, Stato e Regione".
E la messa in sicurezza?
"Finirà fra circa sei mesi, quando la torre sarà inglobata al 100%, anche se la prima fase sarà già pronta tra fine anno e inizio gennaio".
Si era detto 15 milioni sul piatto, contando anche i cinque della Regione. Con Stefano Bonaccini vi siete sentiti?
"Ho sentito sia il governatore, che Mauro Felicori (assessore alla Cultura, ndr): da parte loro c’è la massima disponibilità. Chiederemo una mano soprattutto sul fronte mobilità, perché dovremmo cambiare tutte le linee dei bus e la Regione su questo può aiutarci".
Sull’Unesco, invece, che novità ci sono?
"Hanno ribadito la disponibilità della Commissione di allargare il sito bolognese. Il ministero avvierà un lavoro diplomatico e procedurale perché la candidatura possa avvenire nei prossimi due anni. È chiaro che dovrà essere presentato un dossier in cui si garantisca un progetto di tutela del bene. Noi vogliamo inserire entrambe le torri e confidiamo che la proposta avrà esito positivo e sarà utile, nei prossimi anni, a promuovere anche una raccolta fondi per sostenere la manutenzione. Noi qui parliamo di sicurezza e restauro, ma non dobbiamo scordarci che poi i monumenti hanno le proprie esigenze...".
Era presente il viceministro dei Trasporti Bignami: si è parlato anche di mobilità?
"Mi è stato domandato se ci sono studi che ci rassicurano su come il passaggio di grandi mezzi non metta in sofferenza le Torri. Questi studi ci sono già, ma ripeto che la chiusura di via San Vitale non è motivata dal traffico, piuttosto dalla necessità di allargare il cantiere".
Strada Maggiore e via Rizzoli saranno chiuse?
"Le valutazioni saranno ponderate sulla base dei dati. Con Tper e il nostro settore Mobilità siamo d’accordo perché ogni decisione dovrà tenere presente non solo la salvaguardia delle Torri, ma anche l’efficienza del trasporto pubblico cittadino".
Quando si saprà qualcosa?
"Non faremo nulla spinti dal romanticismo o da un’ideologia pedonalizzatrice. Il sistema è complesso e va studiato: entro dicembre diremo qualcosa, oggi è prematuro aprire il dibattito".
Sulla raccolta fondi a sostegno della Garisenda, infine, ci sono idee concrete?
"Stiamo facendo tutte le pratiche per l’Art Bonus: la avvieremo a breve e ci sarà un Iban, oltre che un crowdfunding e una campagna di sponsorizzazione internazionale. Sono sicuro che il mondo delle imprese e i bolognesi non mancheranno di far sentire la propria vicinanza".