FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Il siluro della Corte dei Conti: "Regione in ritardo sui fiumi. Ha speso meno del 10 per cento"

Il presidente Pozzato critica l’Emilia-Romagna a margine del giudizio sul rendiconto 2023 "Per l’anno in corso risulta impiegata una piccola parte delle risorse che erano a disposizione".

Il siluro della Corte dei Conti: "Regione in ritardo sui fiumi. Ha speso meno del 10 per cento"

Marcovalerio Pozzato

La Corte dei conti striglia la Regione. Lo fa per bocca del presidente dell’organo incaricato di vigilare sui conti pubblici, Marcovalerio Pozzato, che a margine della presentazione del giudizio di parifica del rendiconto 2023 della Regione punta il dito sul fatto che l’amministrazione dell’Emilia-Romagna, per il 2024, preveda di impegnare "molto poco", addirittura "molto meno del 10%" delle risorse destinate alla difesa dei bacini fluviali. Non solo: il presidente sottolinea anche che nel 2023, nonostante un maggiore stanziamento di risorse per questo tipo di interventi, "in particolare mi riferisco a quelli effettuati da Aipo" (cioè l’Agenzia interregionale per il fiume Po, che gestisce la sicurezza idraulica del territorio del bacino del Po ossia, per l’Emilia-Romagna, le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara), restano "grosse criticità" nella verifica di quanto effettivamente speso dagli enti attuatori.

Specifica infatti Pozzato: "Manca la cinghia di trasmissione tra Regione e soggetti attuatori rispetto alla verifica di quanto effettivamente realizzato. A quanto pare a oggi la Regione non è in grado di capire tempestivamente che cosa effettivamente sia stato realizzato dall’ente, anche a livello di rendicontazione, di giustificativi di quanto speso. Non è una polemica – chiarisce –, sono dati oggettivi, emersi anche in sede di confronto con la Regione stessa".

Quello degli stanziamenti previsti per il 2024, per cui appunto, dice il presidente Pozzato, la Regione impiegherà "molto meno del 10% delle somme a disposizione a difesa dei bacini fluviali", non era in realtà strettamente attinente al rendiconto 2023, "ma ho pensato che ai cittadini interessasse saperlo, specie in questo periodo", chiosa Pozzato. Questa cifra è modificabile, aumentabile? "Va chiesto alla Regione", taglia il presidente.

Tutto sommato, però, il bilancio dell’Emilia-Romagna e il rendiconto delle sue entrate e uscite per il 2023 resta positivo. Seppure con alcune "ombre". Non solo questa relativa alla gestione dei bacini fluviali, ma anche altre, specie sui temi di sanità e partecipate, fra tutti BolognaFiere. Dice ancora il presidente: "L’equilibrio finanziario del sistema sanitario è assicurato solo dalla gestione straordinaria e dalla convergenza di situazioni fortunate, che difficilmente ricapiteranno. Si riesce a far fronte alle spese grazie ai soldi ’nel porcellino’ e alle risorse nelle pieghe del bilancio, e al fatto che non ci sono oneri straordinari quest’anno".