Il ritorno di Art Beats. Musei tutti da ascoltare

Dal 9 al 17 novembre le installazioni sonore e performance elettroniche anche a Palazzo Poggi .

Il ritorno di Art Beats. Musei tutti da ascoltare

Tommaso Michelini, fra gli artisti coinvolti nel progetto ’Art Beats’, alla sua seconda edizione il alcuni musei bolognesi

L’ascolto dell’arte, tramite installazioni sonore e performance live di musica elettronica fruibili in cinque sedi museali della città: dopo il successo della prima edizione, dal 9 al 17 novembre torna Art Beats -I musei di Bologna in musica. Il progetto, promosso dal Settore Musei Civici Bologna e da dB Technologies (marchio di AB Industriale, azienda leader internazionale nel settore dell’audio professionale), quest’anno si espande con ulteriori prestigiose collaborazioni: il sistema museale di Ateneo aprirà le sale di Palazzo Poggi, mentre il Conservatorio, una delle principali scuole di musica elettronica in Italia, coinvolgerà 12 allievi, tutti già attivi a livello internazionale, sotto il coordinamento artistico del direttore Aurelio Zarrelli e del compositore e docente di Composizione Musicale Elettroacustica Francesco Giomi. "Un esempio di partnership di successo tra pubblico e privato", ricorda la direttrice settore Musei civici Eva Degl’innocenti, che a margine rassicura anche i presenti sulle condizioni del Museo della Musica: dopo il crollo del soffitto avvenuto giorni fa, oggi riaprirà regolarmente.

Le sale di Palazzo Poggi, come quelle del Museo Civico Archeologico, del Medievale, delle Collezioni Comunali d’Arte e del Davia Bargellini, saranno dunque animate per due weekend consecutivi da performance dal vivo a ingresso gratuito, e da installazioni permanenti per tutto il periodo, visitabili liberamente nei weekend e incluse nei biglietti d’ingresso dei musei durante la settimana. In un incontro tra tradizione e modernità, le performance live di musica elettronica, spesso con l’inserimento di strumenti classici, e le installazioni, ispirate alle diverse sedi museali, offriranno esperienze di ascolto immersive. Ci sarà spazio anche per le scuole secondarie dall’area metropolitana: circa 250 studenti potranno partecipare gratuitamente a laboratori guidati dagli stessi musicisti. Il progetto, realizzato con il supporto del Laboratorio delle idee, si pone dunque nel segno di Bologna città creativa della Musica Unesco.

Alice Pavarotti