L’ascolto dell’arte, tramite installazioni sonore e performance live di musica elettronica fruibili in cinque sedi museali della città: dopo il successo della prima edizione, dal 9 al 17 novembre torna Art Beats -I musei di Bologna in musica. Il progetto, promosso dal Settore Musei Civici Bologna e da dB Technologies (marchio di AB Industriale, azienda leader internazionale nel settore dell’audio professionale), quest’anno si espande con ulteriori prestigiose collaborazioni: il sistema museale di Ateneo aprirà le sale di Palazzo Poggi, mentre il Conservatorio, una delle principali scuole di musica elettronica in Italia, coinvolgerà 12 allievi, tutti già attivi a livello internazionale, sotto il coordinamento artistico del direttore Aurelio Zarrelli e del compositore e docente di Composizione Musicale Elettroacustica Francesco Giomi. "Un esempio di partnership di successo tra pubblico e privato", ricorda la direttrice settore Musei civici Eva Degl’innocenti, che a margine rassicura anche i presenti sulle condizioni del Museo della Musica: dopo il crollo del soffitto avvenuto giorni fa, oggi riaprirà regolarmente.
Le sale di Palazzo Poggi, come quelle del Museo Civico Archeologico, del Medievale, delle Collezioni Comunali d’Arte e del Davia Bargellini, saranno dunque animate per due weekend consecutivi da performance dal vivo a ingresso gratuito, e da installazioni permanenti per tutto il periodo, visitabili liberamente nei weekend e incluse nei biglietti d’ingresso dei musei durante la settimana. In un incontro tra tradizione e modernità, le performance live di musica elettronica, spesso con l’inserimento di strumenti classici, e le installazioni, ispirate alle diverse sedi museali, offriranno esperienze di ascolto immersive. Ci sarà spazio anche per le scuole secondarie dall’area metropolitana: circa 250 studenti potranno partecipare gratuitamente a laboratori guidati dagli stessi musicisti. Il progetto, realizzato con il supporto del Laboratorio delle idee, si pone dunque nel segno di Bologna città creativa della Musica Unesco.
Alice Pavarotti