PAOLO ROSATO
Cronaca

Tram a Bologna, il rebus della linea rossa. Aumenta il consumo di suolo: "Servono decine di ettari in più"

La consigliera del Gruppo misto Scarano ha presentato una interrogazione al Comune "Se il territorio è una risorsa da difendere, la giunta Lepore fa orecchie da mercante".

Un rendering del tram della linea rossa che collegherà Borgo Panigale al Caab

Un rendering del tram della linea rossa che collegherà Borgo Panigale al Caab

Bologna, 7 gennaio 2024 – "Il 28 luglio del 2021 è stato approvato il progetto definitivo della linea rossa che prevede la localizzazione di due depositi del Tram, a Borgo Panigale e a Pioppe, all’interno di quello che nel 2018 era territorio rurale. Questo ha comportato un incremento del territorio urbanizzato di circa 20 ettari e conseguentemente un consumo di suolo". Non solo, per gli anni a venire "risultano oggi ancora in fase di definizione alcuni interventi (Fiera, Vivaio Vannacci e Campeggio di Bologna) che potrebbero comportare consumo di suolo pari a circa 35 ettari, non ancora approvati".

I cantieri del tram hanno consumato nuovo suolo. Non piccoli pezzi di terreno, ma ben 20 ettari (1 ettaro equivale a 10mila metri quadrati) ai quali andranno aggiunti, da risposta del Comune a un’interrogazione di Francesca Scarano, altri 35 ettari che riguardano nuovi interventi, non tutti legati alla tranvia. Vero è che sul nostro territorio negli ultimi anni il consumo di suolo (inteso come la trasformazione delle aree rurali in superficie adibite ad altro uso) si è abbastanza arrestato, con una leggera ripresa però negli ultimi tempi, anche grazie alla presenza dei nuovi grandi cantieri infrastrutturali, tra i quali ovviamente spicca la linea rossa del tram, in attesa del Passante. In particolare, sempre secondo i dati del Comune, un massiccio arresto per quel consumo è stato ottenuto tra il 2017 e il 2018 (-12,7 ettari), calcoli che risentono delle nuove classificazioni stilate dalla legge urbanistica regionale del 2018, che di fatto abbassava il territorio urbanizzato a Bologna da 6.543 ettari a 5.718 ettari, pur non essendo cambiato nulla. Un nuovo picco di incremento si è poi avuto tra il 2018 e il 2019 (+14,29), mentre nel 2021 si registravano solo tre ettari in più consumati sul 2020, per un 4.758 totale. Poi è arrivato il tram, sul punto è molto critica Francesca Scarano.

"Se il suolo è una risorsa da difendere, la giunta Lepore fa orecchie da mercante e continua imperterrita a consumarlo nonostante poi continui a dichiararsi una giunta green perchè introduce i limiti dei 30 chilometri orari e perché continua a fare ciclabili sulla cui sicurezza bisognerebbe indagare in modo approfondito. La costruzione dei due depositi del Tram, a Borgo Panigale e a Pioppe – spiega la consigliera comunale del gruppo misto, fuoriuscita l’anno scorso dalla Lega –, all’interno di quello che nel 2018 era territorio rurale ha comportato un incremento del territorio urbanizzato di circa 20 ettari a cui bisognerà aggiungere ulteriori 34 ettari relativi ad alcuni interventi in altre zone. Se poi si pensa che il numero totale di alberi da abbattere per la linea rossa del tram sono 706, di cui 35 di grande rilevanza, ovvero con un diametro tra i 60 ed oltre 100 centimetri, possiamo avere un quadro ancora più completo della vera politica poco green di questa giunta".

Il tram, inoltre, riprenderà da domani con i lavori in via Saffi, per un anno che sarà fondamentale per l’avanzamento della linea rossa. Nei giorni scorsi la cordata che esegue l’opera, formata dalle ditte Cmb, Amplia (ex Pavimental, gruppo Autostrade) e Alstom, ha ricevuto in subappalto ulteriori 87.300 euro per la demolizione delle vie aree dei filobus da via Saffi fino al Pontelungo.

Un altro pezzo dei lunghi cantieri, che in estate vedranno anche la complicata fase delle ruspe in mezzo alla carreggiata, con la viabilità che però sarà assicurata ai lati del maxi ingombro.