Nicoletta
Barberini Mengoli
È tra le bellezze e le Istituzioni più antiche e prestigiose della nostra città. Il Reale Collegio di Spagna fu creato per volere del cardinale Egidio Albornoz che ebbe l’incarico da Papa Innocenzo VI nel 1353 di ricompattare i possedimenti dello Stato Pontificio. Lasciò una ricca dote per acquistare case in città e terreni in campagna per mantenere gli studenti e tutti i dipendenti. I lavori iniziarono nel 1365 seguendo le idee dello stesso Albornoz e sotto la direzione dell’architetto Matteo Gataponi, terminarono nel 1368. Perché la scelta di Bologna? Perché la nostra città faceva parte di un disegno papale, trovandosi a metà strada tra Roma ed Avignone, dove in quel momento aveva sede il Papa. Da allora, come da Statuto, le regole sono rimaste uguali e i collegiali spagnoli, detti ‘bolonios’, arrivano puntualmente a Bologna per studiare, dopo aver ottenuto un alto punteggio di laurea spagnola, e superato un concorso nazionale che valuta i loro meriti, nonché, requisito essenziale la cattolicità. Il rettore in carica, Juan José Gutiérrez Alonso, ha realizzato dal 2020, per volontà del Patrono e Presidente del Patronato, l’eccellentissimo Ivan de Arteaga, un programma speciale per aprire alle donne con le risorse del Collegio, che segnano il risultato di una buona gestione economica e patrimoniale. Questo progetto rappresenta il riconoscimento della realtà femminile accanto a quella degli uomini. Il Collegio è un’oasi spagnola di cultura all’interno di Bologna; gli studenti che frequentano la nostra Università nel più dei casi svolgeranno un dottorato di ricerca in Giurisprudenza. Una volta ritornati in Spagna, saranno pronti ad affrontare professioni di alto prestigio. Da qualche anno il Rettore Alonso, in particolari occasioni, apre il Collegio anche a qualche ospite cittadino, organizzando concerti che hanno come protagonisti giovani musicisti.