Sulla nuova ordinanza concordata ieri l’altro in Prefettura al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, mirata ad allargare l’area ’monitorata speciale’ nelle zone limitrofe rispetto a piazza XX Settembre, interviene il questore Antonio Sbordone: "Dobbiamo analizzare la situazione. È evidente che se ‘puliamo’ una zona, ma poi i criminali si limitano a spostarsi in un’altra parte della città, dobbiamo essere bravi a intercettarli". Per il numero uno della polizia, l’obiettivo è far sì che i criminali non finiscano per radunarsi in aree circoscritte e quindi "evitare che ci siano zone che diventano il centro del problema, perché altrimenti i cittadini che vivono lì non si sentirebbero garantiti e finiremmo per creare dei ‘ghetti’ in cui gli spazi non sono fruibili dalla popolazione". In ogni caso, puntualizza Sbordone, anche se "la provincia di Bologna, considerata nel suo complesso, è molto interessata dal fenomeno dello spaccio, anche se per lo più con dinamiche in linea con altre città, sono molto soddisfatto per quello che stiamo facendo su questo fronte, perché le operazioni sono quotidiane, anche se a volte la sensazione è di volere prosciugare un lago con un cucchiaino".
Il problema, secondo il questore, è che "c’è tanto spaccio di tanti tipi di sostanze diverse e gli assuntori sono tanti, di tutte le classi sociali e di tutte le età". Ecco perché, conclude, "bisogna fare di più per intervenire non solo sull’offerta, ma anche sulla domanda di droga". Infine, Sbordone fa sapere che i nuovi agenti e ispettori annunciati dal ministro Matteo Piantedosi "arriveranno entro fine anno, e ci aspettiamo un incremento significativo".