San Benedetto del Querceto ricorda, dopo 18 anni, la tragedia che ha segnato una comunità. Il 23 dicembre scorso la comunità di Monterenzio si è riunita a San Benedetto del Querceto e a Monzuno, per commemorare il diciottesimo anniversario della tragedia che, nel 2006, segnò indelebilmente la vita di molti. Un’esplosione devastante distrusse un’intera palazzina, causando la morte di cinque persone e lasciando un’eredità di dolore e riflessione.
La cerimonia commemorativa è stata un momento di raccoglimento profondo. Tra i partecipanti, cittadini, autorità locali, amministratori e familiari delle vittime hanno condiviso il ricordo, in un’atmosfera di sentita partecipazione emotiva. Il rito è stato arricchito da letture, preghiere e interventi che hanno sottolineato l’importanza della memoria come strumento per mantenere viva l’attenzione sulla sicurezza e la prevenzione. "L’anniversario - sottolineano dal Comune- non è stato solo un momento per onorare le vittime, ma anche un’occasione per riaffermare l’impegno collettivo verso la costruzione di un futuro più sicuro. Le autorità intervenute hanno ribadito la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e sensibilizzare la cittadinanza su temi cruciali come la sicurezza e la gestione dei rischi. A diciotto anni di distanza, il ricordo delle vittime vive non solo nei cuori dei loro cari, ma anche nei gesti concreti di solidarietà e consapevolezza che la comunità ha saputo costruire. La tragedia del 2006 ha segnato profondamente Monterenzio e San Benedetto del Querceto, ma ha anche rivelato la forza di un territorio capace di unirsi nel dolore e di trasformare una ferita in un’occasione di crescita collettiva".
Il sindaco Davide Lelli ha, poi, sottolineato: "Non dimenticare significa anche agire e Monterenzio ha scelto di farlo, costruendo un percorso di responsabilità, memoria e speranza. L’anniversario ci ricorda che, anche nei momenti più difficili, il valore della solidarietà e della consapevolezza può dare un senso al dolore, trasformandolo in un’eredità di vita per le generazioni future".
Tante le autorità presenti: oltre a Lelli anche i sindaci di Loiano e Monzuno, rispettivamente Roberto Serafini e Bruno Pasquini, Cristina Lolli, assessore a Politiche sociali, Sanità, Pari opportunità, Gemellaggi del Comune di Monghidoro, i rappresentanti delle forze dell’ordine (i carabinieri della Compagnia di San Lazzaro e la Guardia di Finanza) oltre che vari equipaggi dei vigili del fuoco dai distaccamenti territoriali Savena Idice.
Zoe Pederzini