REDAZIONE BOLOGNA

Il Quartetto Prometeo fa risuonare l’Antico

La rassegna del Bologna Festival presenta il Quartetto Prometeo eseguendo il Quartetto per archi 'Surfarara' di Francesco Antonioni, in dialogo tra antico e nuovo. Bartók e Antonioni si intrecciano nella ricerca musicale.

La rassegna del Bologna Festival presenta il Quartetto Prometeo eseguendo il Quartetto per archi 'Surfarara' di Francesco Antonioni, in dialogo tra antico e nuovo. Bartók e Antonioni si intrecciano nella ricerca musicale.

La rassegna del Bologna Festival presenta il Quartetto Prometeo eseguendo il Quartetto per archi 'Surfarara' di Francesco Antonioni, in dialogo tra antico e nuovo. Bartók e Antonioni si intrecciano nella ricerca musicale.

La rassegna ’Il Nuovo l’Antico l’Altrove’ di Bologna Festival prosegue domani alle 20,30, Oratorio San Filippo Neri, con il concerto del Quartetto Prometeo che propone in prima esecuzione italiana il Quartetto per archi ’Surfarara’ di Francesco Antonioni.

Qui il Nuovo e l’Antico si legano in modi diversi. Nel Secondo Quartetto per archi ’Surfarara’ di Antonioni, eseguito per la prima volta in Italia dopo il debutto alla Wigmore Hall di Londra, l’antico è un canto siciliano dei minatori di zolfo raccolto da Alan Lomax. Antonioni intona un dialogo a distanza con il cantore siciliano. Nel Quartetto n.4 di Bartók l’antico si manifesta invece nelle esasperate simmetrie delle sue architetture formali. Il legame del Quartetto ’Surfarara’ con la musica di Bartók è molto forte: compositore e ricercatore, pioniere dell’etnomusicologia, Bartók assegna alla musica popolare un ruolo fondamentale nel suo lavoro di compositore, laddove i parametri della musica etnica diventano il punto di partenza per un nuovo sistema musicale.