FRANCESCO MORONI
Cronaca

Il programma del governatore. Scintille de Pascale-opposizione. C’è intesa solo sulla natalità

Affondo del neopresidente: "Il sistema sanitario sta crollando ma Meloni nega il problema". L’idea di un piano di sostegno ai genitori. Ugolini dice sì: "Facciamo una legge regionale".

Il governatore Michele de Pascale. ieri in consiglio regionale tra Manuela Rontini e Vincenzo Colla

Il governatore Michele de Pascale. ieri in consiglio regionale tra Manuela Rontini e Vincenzo Colla

Se il buongiorno si vede dal mattino, si batteranno i pugni sul banco per tutta la legislatura. In Regione lo scontro esplode subito, già nella prima Assemblea del 2025, quella delle nomine formali: prima la bagarre sulle competenze delle Commissioni, poi il botta e risposta tra Fratelli d’Italia e il presidente Michele de Pascale (che attacca il Governo). L’unico aspetto che sembra distendere i toni – per il momento – è il contrasto alla denatalità: il neo governatore lo ha inserito nel proprio programma di mandato, auspicando "soluzioni condivise" e un dialogo con il centrodestra ("si può anche sognare...") su questo e altre priorità (come sicurezza del territorio e transizione energetica, ma non solo). E la grande sconfitta alle Regionali, Elena Ugolini, tende la mano al centrosinistra per dialogare.

"Si può lavorare insieme", dice de Pascale. "Facciamo una legge regionale", replica Ugolini, che poi annuncia la presentazione di una risoluzione che preveda l’istituzione di un gruppo di lavoro, trasversale ai partiti, "per far diventare l’Emilia-Romagna un punto di riferimento". "Se la nostra regione diventa inospitale per chi vuole un figlio, è una regione in cui non voglio abitare – puntualizza la civica –. Spero che de Pascale sia il governatore di tutti e non solo del 28% degli aventi diritto che lo ha votato. Le nuove generazioni perdono fiducia in noi".

A intervenire è anche Isabella Conti, assessora al Welfare, che da sindaca di San Lazzaro (nel Bolognese) ha realizzato i progetti dei nidi gratis e delle ostetriche a domicilio: "Abbiamo in mente un corposo piano di sostegno alla genitorialità, all’infanzia e alle famiglie – spiega Conti –. Sarà una sfida avvincente e piena di significato, quella di avviare un percorso condiviso, perché tutti possano contribuire al benessere e alla serenità delle generazioni future".

Il conflitto, però, resta sullo sfondo. A cominciare dalle Commissioni: FdI, Forza Italia e Rete Civica non hanno partecipato al voto per le deleghe della sesta commissione (Parità e Cultura) e della settima (Statuto), lamentando disordine nella ripartizione delle competenze e poca rappresentanza nell’ultima, mentre la Lega ha votato contro le proposte. Si tornerà in Aula già oggi, quando basterà la maggioranza assoluta per eleggere i nuovi presidenti.

Lo scontro continua sui temi caldi come la Sanità, e non solo. "Il sistema sanitario sta crollando sulle nostre teste e mi preoccupa che Meloni neghi il problema – rimarca de Pascale –. L’Emilia-Romagna in questi anni ha speso di più di quanto aveva: c’è chi lo vede come un demerito, per me è un merito perché Bonaccini ha utilizzato tutte le risorse. Oggi la spesa è superiore alle possibilità e allo stesso tempo è insufficiente: questo denota un sottofinanziamento strutturale, sarà la nostra battaglia istituzionale. Scaricare tutto sulle regioni, come fa il ministro Schillaci, non è credibile".

Non ci sta Marta Evangelisti, capogruppo di FdI, che frena: "Il ‘patto repubblicano’ o lo facciamo sempre o non lo facciamo. La destra non si fa prendere per la giacchetta e portare dove volete voi: non abbiamo iniziato bene". Focus sulle infrastrutture per Evangelisti (de Pascale ha detto che a breve incontrerà il ministro Salvini) e, ancora, sulla Sanità: "Invece di attacchi al Governo de Pascale dovrebbe concentrarsi su soluzioni, come il potenziamento dei centri diagnostici e un maggiore equilibrio tra pubblico e privato", citando anche la riforma dei Cau.

Prove di apertura tra gli altri partiti: "Siamo pronti a collaborare" sottolinea Tommaso Fiazza, unico leghista rimasto in Assemblea, mentre Valentina Castaldini (Forza Italia) definisce de Pascale un presidente "molto diverso dal suo predecessore". Per Pietro Vignali, capogruppo azzurro, "c’è poca concretezza nel programma di governo, intriso di politiche ambientali radicali". Lunedì, intanto, il presidente incontrerà per la prima volta il nuovo commissario per il post alluvione, Fabrizio Curcio. Ma il braccio di ferro tra i banchi della Regione è già iniziato.