Il progetto per far rinascere il Cierrebi di via Marzabotto potrebbe arrivare fra due mesi.
Dopo anni di chiusura e una raccolta di quasi 3mila firme del comitato ’Salviamo il Cierrebi’ per riaprirlo, l’assessora allo Sport, Roberta Li Calzi, ieri pomeriggio in commissione spiega che pochi giorni fa i dirigenti e i progettisti di Go Fit, la società spagnola che ha in gestione l’area, hanno incontrato i tecnici di Palazzo D’Accursio per una "prima disamina del progetto preliminare e delle integrazioni" chieste dal Comune. "Il progetto completo ci sarà presentato entro 60 giorni", annuncia.
Da lì poi partirà tutto il percorso della Conferenza dei servizi e l’iter in Consiglio comunale.
Intanto "per risparmiare tempo lavoriamo alla convenzione" con Go Fit per stabilire gli usi pubblici del Cierrebi. L’area, assicura Li Calzi, "manterrà la sua vocazione sportiva", con spazi per le attività di Go Fit e una parte riservata all’utilizzo pubblico, in particolare la palestra di via Piave e alcuni campi da tennis. "La società è disponibile a recepire le nostre richieste", dice l’assessora, a partire dagli orari di utilizzo. L’uso temporaneo del parcheggio, invece, "non è possibile per motivi di sicurezza", mentre l’acquisto dell’area da parte del Comune "non è sul piatto". Il presidente del Porto-Saragozza, Lorenzo Cipriani, annuncia che quando sarà presentato il progetto definitivo "ci sarà un’assemblea pubblica o un consiglio di Quartiere aperto", così come chiesto dal comitato ’Salviamo il Cierrebi’. Alessandro Gabrieli, dirigente del Bologna calcio, proprietario dell’area, ribadisce che "per l’utilizzo temporaneo non ci sono i requisiti di sicurezza". Resta critico il comitato ’Salviamo il Cierrebi’ con Vincenzo Donati e Mariangela Balestra che boccia "il metodo", "la vaghezza" del progetto e il fatto che all’udienza conoscitiva Go Fit non ci fosse.
ros. carb.