Bologna, 27 marzo 2022 - Bologna si lega al cammino della Piccola Cassia per intercettare un’altra fetta di quel turismo lento che tante soddisfazioni sta dando all’entroterra, soprattutto dopo lo choc della pandemia. Il percorso, che parte da Nonantola e scavalca il crinale appenninico per raggiungere Pistoia, viene ora reso raggiungibile dal capoluogo e completato con due bretelle.
La prima è, appunto, quella che passa per Casalecchio e che è stata inaugurata ufficialmente ieri mattina con una passeggiata collettiva di una trentina di amministratori, escursionisti e addetti ai lavori che, partendo dal municipio e attraversando il ponte della Pace, hanno raggiunto Ponte Rivabella per la presentazione ufficiale. Alla partenza ha portato il suo saluto il sindaco Massimo Bosso: "Si tratta di un bellissimo percorso per conoscere e per valorizzare queste colline, con un progetto su cui le amministrazioni comunali si sono impegnate investendo. Credo che le persone dopo il Covid amino sempre di più stare all’aria aperta, questa è la strada giusta e i dati lo confermano". Mattia Santori, presidente di Territorio Turistico Bologna-Modena, ha partecipato all’escursione, ricordando che l’outdoor è uno dei pilastri su cui si punta per migliorare l’attrattività del territorio, anzi, "di due territori come Bologna e Modena che storicamente non sono sempre stati sulla stessa linea". All’evento inaugurale erano presenti anche l’assessora zolese Norma Bai, l’assessora di Valsamoggia Federica Govoni, Monica Cinti, coordinatrice del turismo per l’Unione Reno Lavino Samoggia, Alessandro Geri, responsabile della sentieristica del Cai, e Marco Tamarri, responsabile turismo dell’Unione dell’Appennino.
La bretella fra Bologna e Monteveglio, di cui ieri sono stati percorsi circa 12 chilometri, è lunga complessivamente 30 chilometri e non super mai i 400 metri di quota, per un dislivello positivo di 300 metri. È percorribile sia a piedi che in mountain bike o e-bike. Da Monteveglio ci si innesta sul tracciato storico della Piccola Cassia, da cui si può scegliere se proseguire verso monte in direzione Cà Bortolani-Tolè, oppure puntare verso la pianura di Bazzano. Il tracciato, segnato con apposite tabelle, dopo un primo tratto urbano nelle strade di Casalecchio, sale in collina toccando diversi siti di notevole interesse storico e paesaggistico, oltre a punti panoramici che offrono scorci sconfinati su San Luca e sulla pianura tra Bologna e Modena. Il cammino, che sfrutta anche i tracciati preesistenti di alcuni sentieri Cai oltre a strade di campagna e tratti asfaltati, tocca l’eremo di Tizzano, lambisce il monte Capra e il monte Rocca e si innesta sul sentiero dei gessaroli, un tempo percorso dai minatori impiegati nell’estrazione del materiale. Dopo Ponte Rivabella, che grazie alle sue strutture ricettive si candida a diventare posto tappa per i frequentatori, il sentiero prosegue per San Lorenzo in Collina e il borgo di Oliveto prima di raggiungere Monteveglio.
Oggi si replica con una seconda passeggiata sull’altra bretella, quella aperta fra Gaggio Montano e Porretta. In questo caso il percorso, lungo 9,4 chilometri, è tutto in discesa e sfrutta strade minori e sterrati, guada il Silla in corrispondenza di una briglia e arriva fino al centro della cittadina termale. Entrambe le soluzioni sono anche pensate per i cicloturisti che possono utilizzare le stazioni ferroviarie di Bazzano e Porretta dopo avere percorso i due tratti.