Fast fashion, o "moda veloce", è un tipo di industria che produce molte collezioni in breve tempo, ma di scarsa qualità. Offre vestiti a basso costo e, per produrli, sfrutta lavoratori poco tutelati e non si cura del rispetto dell’ambiente. Dagli anni ‘90, con la liberalizzazione del mercato, le catene di Fast fashion delocalizzano le loro fabbriche, soprattutto in Asia. Questo ha portato alla perdita di posti di lavoro nei paesi ricchi e allo sfruttamento in quelli poveri.
Movimenti come ’No global’ e il libro ’No logo’ di Naomi Klein hanno sensibilizzato l’opinione pubblica su come le case di moda influenzino le nostre scelte e sugli effetti negativi che quest’ultime hanno sulla società e sull’ambiente. Dopo la crescita di consapevolezza nell’acquisto di capi da parte dei consumatori, purtroppo il fenomeno del Greenwashing è in aumento.