La bandiera palestinese a Palazo d’Accursio continua a far discutere. E anche nel Pd – dopo che la blindatura della Federazione bolognese – ci sono i primi distinguo a seguito della decisione del sindaco Matteo Lepore. Nell’area Bonaccini a prendere qualche distanza dal gesto del sindaco è il deputato Andrea De Maria, ma con un obiettivo chiaro: ricucire con la Comunità ebraica che aveva criticato aspramente la scelta del primo cittadino: "Così si legittima il terrorismo". Da qui, De Maria spiega di aver sentito "Daniele De Paz, presidente della Comunità Ebraica di Bologna, perché credo che Bologna debba come sempre dimostrare di essere la città della pace, del dialogo e del contrasto a ogni forma di antisemitismo". Il dem, quindi, fa sapere di essere "preoccupato che crescano conflitti e divisioni. Giusto contestare senza alcuna ambiguità le politiche dell’attuale governo di Israele, che si sta rendendo responsabile di una tragedia umanitaria a Gaza. Questo, però, non deve significare mettere in secondo piano le responsabilità e i crimini di Hamas, una organizzazione terroristica nemica della libertà". Il dem, poi, va all’attacco di Fratelli d’Italia "che vuole impartire lezioni, senza averne certamente l’autorevolezza". E manda un messaggio al viceministro Galeazzo Bignami: "Possono stare tranquilli. Il sindaco Lepore e l’amministrazione comunale hanno sempre dimostrato a quali valori di pace, democrazia e dialogo ispirano la loro azione. Sono convinto che ora la priorità sia aiutare il dialogo". Pier Luigi Bersani, ex segretario del Pd, la prossima settimana in città per tirare la volata ai candidati dem, difende Lepore, finito al centro della polemiche: "Io sto col sindaco di Bologna. Non si dica che chiedere la fine della carneficina significhi tacere su Hamas o addirittura essere antisemiti – scrive su Facebook – . Pronti tutti a salutare la bandiera di Israele il giorno che Israele si fermerà".
Parole durissime, invece, dal partito Radicale di Bologna: "Chiediamo alle forze di opposizione di attivarsi immediatamente per chiedere le dimissioni del sindaco che ha dimostrato di non essere idoneo a rappresentare tutti i cittadini. L’esposizione della bandiera è ben più che una presa di posizione per la pace, è un incitamento all’odio antisemita e alla scomparsa di Israele, unico avamposto della democrazia in Medio oriente, come diceva Marco Pannella".
Bocciano la scelta di Lepore i civici di ’Bolognacipiace’, Samuela Quercioli e Gian Marco De Biase: "Sottolineiamo ancora una volta la nostra contrarietà ad esporre la sola bandiera palestinese. A nostro avviso il sindaco avrebbe dovuto esporre entrambe le bandiere, quella palestinese e quella israeliana, rivendicando così il principio ’due popoli, due Stati’. Esponendo una sola bandiera ha creato divisione".