GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

Il Passante e la sicurezza: "Opera che va realizzata. Ma i veri problemi restano"

Bolognesi divisi sull’infrastruttura dopo il tragico incidente sul lavoro "La sua utilità è un tema nazionale, però anche altre opere attendono" "Il grande traffico non calerà, era meglio scegliere il percorso a sud" .

Bolognesi divisi sull’infrastruttura dopo il tragico incidente sul lavoro "La sua utilità è un tema nazionale, però anche altre opere attendono" "Il grande traffico non calerà, era meglio scegliere il percorso a sud" .

Bolognesi divisi sull’infrastruttura dopo il tragico incidente sul lavoro "La sua utilità è un tema nazionale, però anche altre opere attendono" "Il grande traffico non calerà, era meglio scegliere il percorso a sud" .

 "Non solo il Passante di mezzo, occorrono interventi urgenti in termini di sicurezza sul lavoro". Quanto accaduto all’alba di giovedì, quando Francesco D’Alò è stato investito e ucciso da un furgone mentre lavorava in tangenziale, segnalando la presenza di un cantiere, ha riacceso un tema al centro del dibattito politico oramai da decenni: l’utilità del Passante di mezzo, ovvero l’allargamento della tangenziale e dell’autostrada per 13 chilometri, da San Lazzaro a Borgo Panigale.

Sul tema, inoltre, è intervenuto di recente anche il sindaco Matteo Lepore, il quale ha inviato nei giorni scorsi una lettera al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, mettendo in copia anche la Regione e Autostrade per l’Italia: "Bisogna intervenire al più presto in questo tratto poco protetto".

Il Passante, però, non deve essere "l’unico progetto con cui raggiungere le zero morti sul lavoro", pensano diversi cittadini, "occorre tanto altro". Infatti, alcuni residenti come Stefano Giordani, avrebbero preferito "il Passante Sud". Un’idea "migliore e più sicura per far calare il traffico in tangenziale – sostiene –. Inoltre, avrebbe dato la possibilità alle macchine di circumnavigare la città".

La sicurezza sul lavoro "è un tema importante", secondo le norme attuali, però, "quanto accaduto giovedì potrebbe riaccadere da un momento all’altro, di conseguenza occorre interrogarsi, capire dov’è stato fatto l’errore e far sì che i responsabili paghino". Per Daniele Zanetti, "l’utilità del Passante è un tema nazionale, così come lo è la tutela nei luoghi di lavoro", dice. L’infrastruttura "è una misura propagandistica, difficilmente verrà sbloccata. Il vero problema è l’elevata congestione di macchine sulla tangenziale, data anche dai lavori del tram che hanno inondato la città", afferma Zanetti. Che aggiunge: "Non è ancora stata terminata la Complanare, non è pensabile in questo momento dire alla gente che verrà fatto un altro intervento gravoso come il Passante di mezzo".

Lorenzo Falletta trova che sia "un controsenso" sostenere "un’infrastruttura inquinante come il Passante e nel frattempo farsi portabandiera ‘green’ grazie a un progetto come il nuovo tram in costruzione".

Non è d’accordo con lui Fabio Stefani che invece punta sul Passante: "La percentuale di incidenti calerà, senza dubbio. È un’opera che va fatta. Non credo, però, che basti allargare la tangenziale e l’autostrada per migliorare la sicurezza anche dei lavoratori".

Per vincere "questa battaglia bisogna anche applicare tutte le norme di tutela necessarie e punire coloro che non le rispettano, in particolare i datori di lavoro", racconta Stefani.

In stretto rapporto con quest’opera "strategica" e "necessaria" per alcuni, si inserisce infatti anche il tema della tutela sui luoghi di lavoro, in particolare sulla tangenziale e sull’autostrada. "Oggi le cose vengono fatte troppo in fretta e male – attacca Davide Montebello –. Per risolvere questo problema culturale, però, serve del tempo. Si può fare attraverso un percorso di formazione responsabile e adeguato all’interno delle aziende. Affinché imprenditori e lavoratori viaggino sullo stesso binario e possano spronarsi a vicenda per raggiungere finalmente le zero morti sul lavoro".

La pensa in modo simile anche Alessia Di Rocco: "Formazione, informazione e più cura nelle cose. Questi tre fattori si sono persi nel tempo e occorre recuperarli il prima possibile – sottolinea –. Tante persone svolgono una professione per cui non sono ben addestrate. Il Passante di mezzo? È la soluzione giusta anche per una maggiore tutela sul lavoro".