REDAZIONE BOLOGNA

Il monologo di Scurati letto in Consiglio comunale

E per il 25 aprile, appello per una maratona anti-censura in piazza

Il monologo di Scurati  letto in Consiglio comunale

Il monologo di Scurati letto in Consiglio comunale

"Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via". Le parole del monologo dello scrittore Antonio Scurati, dopo la polemica seguita all’annullamento dell’intervento dell’intellettuale nel programma di Rai 3 ’Che sarà’,

risuonano nell’aula del Consiglio comunale di Bologna: a leggerle nella seduta di ieri è Detjon Begaj di Coalizione civica, l’ala sinistra della maggioranza di Matteo Lepore.

Il monologo di Scurati "l’ho voluto portare in Aula perché dobbiamo accogliere gli appelli che sono venuti dal mondo della cultura e della società civile per riproporre questo testo in tutti le sedi e in tutti i luoghi in occasione del 25 aprile", aggiunge Begaj. Poco dopo, sempre dai banchi della maggioranza, interviene sul tema anche Claudio Mazzanti del Pd: "Si è manifestata un’onda contro l’azione reazionaria del governo e della Rai, che ha posto davanti agli italiani la verità di un governo censore a cui, quando sente parlare di Matteotti e di fascismo, viene la pellagra e cerca di non parlarne".

Il testo di Scurati, inoltre, verrà letto pubblicamente in piazza Nettuno nella giornata del 25 aprile, festa della Liberazione

dal nazifascismo. A proporlo è un appello firmato da Aldo Balzanelli, Mattia Fontanella, Giampiero Moscato e Cinzia Venturoli. "Da qualche tempo è in atto un tentativo di riscrivere la storia che nega il valore della Resistenza nella riconquista della democrazia nel nostro Paese e minimizza i crimini del fascismo. La censura operata sul monologo di Scurati – recita l’appello – è solo l’ultimo degli episodi, ma rappresenta un salto di qualità in una deriva che sa sempre più di regime".

Forse, continuano i proponenti della lettura in piazza, "il 25 aprile crea imbarazzo a chi governa oggi perché non ha mai fatto davvero i conti con la sua storia, con le sue radici".

Da qui, "dopo la celebrazione ufficiale – è il cuore dell’appello – proponiamo una maratona di lettura del testo di Scurati censurato in piazza del Nettuno, alla quale invitiamo a partecipare tutti quelli che ritengono che l’antifascismo sia un valore da difendere dagli attacchi e da ogni tentativo di revisionismo storico".