GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Il lungo congedo di don Franco Govoni, a Bazzano arriverà don Tommaso Rausa

Lo storico parroco lascia per raggiunti limiti di età: "Ma ci vorranno mesi"

Don Franco Govoni e il cardinale Matteo Zuppi

Bazzano, 15 luglio 2023 – Cambio del parroco ma senza fretta a Bazzano e Monteveglio dove l’altra domenica, con la lettera del vescovo Zuppi letta dal pulpito, è stato annunciato l’avvicendamento alla guida delle parrocchie centrali della Valsamoggia, non solo Bazzano e Monteveglio, affidata a don Franco lo scorso anno dopo la morte di don Ubaldo, ma anche Montebudello e Oliveto, oggi affidate alla guida di don Franco Govoni, dal 2000 titolare della comunità che fa capo alla chiesa di Santo Stefano.

Il sacerdote, che a dicembre compirà ottant’anni, e che a suo tempo presentò le dimissioni per raggiunti limiti di età chiarisce che ci vorranno dei mesi, "forse un annetto, perché ci sono dei tempi tecnici e una successione di passaggi che realizzeranno quanto concordato col vescovo in tempi non immediati", chiarisce don Franco, al quale succederà il più giovane don Tommaso Rausa, 43 anni, bolognese, da dieci parroco a Sant’Andrea nel quartiere Barca. Ordinato prete nel 2007, è stato cappellano a Santa Maria Assunta di Castelfranco Emilia e poi a Santa Maria Assunta di Borgo Panigale svolgendo anche il compito di vice assistente diocesano del settore giovani dell’Azione Cattolica. Dal 2013 l’approdo alla Barca e ora l’assegnazione alle comunità di Valsamoggia.

Sorpresa, ma anche commozione e smarrimento tra i parrocchiani che speravano proprio che, nonostante l’avanzare dell’età, e grazie ad una lucidità invidiabile, don Franco potesse restare alla guida di una parrocchia vivace e articolata, con alcuni ministri ordinati e tanti fedeli che negli anni hanno assunto responsabilità dirette in diversi settori. Un sacerdote che ha curato e restaurato la chiesa parrocchiale, l’oratorio sempre aperto in piazza e il santuario della Sabbioneta.

"Ha sempre accolto con lo stesso sorriso e la stessa affabilità sia i praticanti più assidui che i frequentatori occasionali, sia i collaboratori parrocchiali più impegnati che i visitatori distratti. Col suo tipico abbraccio, che diventa una mezza pacca sulla spalla, ha avvolto bambini e anziani, giovani e famiglie, locali e forestieri, italiani e stranieri", hanno commentato Francesca Ospitali e Luca Grasselli.

Intanto la comunità di Monteveglio domani dedica l’intera giornata alla memoria di don Ubaldo Beghelli, nel primo anniversario dalla morte. Il mattino la messa alle 10,30, poi ricordi in video e in foto dei 46 anni di suo ministero parrocchiale, quindi il pranzo e il pomeriggio i vespri e testimonianze sulla sua vita.