GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Il Lunario festeggia trent’anni. Storie e ricordi rivivono ogni mese

La presentazione dell’edizione curata da Pier Luigi Chierici oggi alle 17 alla Casa della conoscenza. In questi anni pubblicate oltre 386 immagini inedite che hanno illustrato lo sviluppo di Casalecchio.

Il Lunario festeggia trent’anni. Storie e ricordi rivivono ogni mese

Casalecchio di Reno (Bologna),  8 novembre 2023 – Appuntamento con la storia e la memoria di Casalecchio oggi alle 17 alla Casa della conoscenza dove viene presentata la trentesima edizione del Lunario Casalecchiese: immagini e racconti della cittadina sul Reno scritti e curati da Pier Luigi Chierici.

"Nel corso di tutti questi anni sono state pubblicate oltre 386 immagini inedite o rare di Casalecchio, che da piccolo paese agricolo in un secolo si è trasformato in centro industriale del terziario avanzato -spiega il curatore, che nel lavoro di ricerca e redazione è stato affiancato da svariati collaboratori-. In questi trenta numeri abbiamo presentato una cronaca sintetica ma fedele degli avvenimenti accaduti. Tutto ciò è stato reso possibile dalla fedeltà degli sponsor che sentono questa pubblicazione come parte integrante della società locale, nonché testimonianza a futura memoria. Un grazie pure ai lettori che collaborano aprendo i cassetti delle foto di famiglia ed ai collezionisti che prestano il materiale iconografico".

Ad illustrare l’edizione del trentennale oggi sul palco della Casa della conoscenza dopo il saluto degli amministratori comunali ci saranno Andrea Papetti Ceroni e Nicodemo Mele, ai quali è affidato il compito di raccontare la parte storica e quella cronachistica. Immagine contemporanea quella scelta per la copertina che ospita una fotografia in veste autunnale di uno scorcio di Chiusa realizzata da Salvatore Cafarella.

Fra le foto d’epoca da segnalare nel mese di febbraio quella che riprende Ivano Biagi e la sorella Iride al lavoro con le sfogline a dare forma ai celebrati mini-tortellini che contribuirono al successo del ristorante aperto nel 1937 da Adelmo Biagi che con la moglie Maria, il figlio Ivano e la sorella Iride, prese in gestione i locali a ridosso del Cavalcavia per condurre un bare ed un ristorante tradizionale. Qui si fermavano i viaggiatori di mezza Italia, incantati dai caratteristici piatti petroniani: i tortellini, le lasagne, gli arrosti, le cotolette, i dolci raffinati e, d’estate, i gelati.

Sempre in tema culinario una immagine ricorda gli anni felici della fabbrica di birra Ronzani e le radici antiche del ristorante Tramvia e dei punti di ristori al Lido. Di stretta attualità anche la fotografia marchiata Villani che riprende le operaie della fabbrica Hatù, ancora riconoscibile grazie alle due ciminiere che sovrastano lo stabilimento di via Ronzani, destinato ad essere trasformato in moderne abitazioni.