REDAZIONE BOLOGNA

Il ladro d’auto catturato è accusato di due rapine

Marocchino inseguito e preso dai carabinieri dopo una fuga a 180 all’ora. Riconosciuto da due donne minacciate con una pistola nei giorni precedenti.

Il ladro d’auto catturato è accusato di due rapine

Il ladro d’auto catturato è accusato di due rapine

Dalla tasca la pistola usciva in un lampo e veniva puntata al collo, dopo che le vittime, scelte con cura, abbassavano il finestrino dell’auto per il caldo. Il predone andava praticamente a colpo sicuro per impadronirsi ogni volta di un nuovo veicolo. Prima di essere preso, di colpi così nei giorni scorsi ne ha messi a segno un paio secondo i carabinieri. Protagonista un marocchino 27enne fuggito a più riprese, precipitato con una Hyunday in un torrente e poi finalmente fermato dai carabinieri in centro a Imola a bordo di un’auto rubata a Molinella.

A collegarlo agli episodi precedenti c’è il racconto delle donne, traumatizzate dalla rapina, ma in grado di fornire ai militari dell’Arma un identikit. "Alto, scuro, con un cappello e il volto travisato e pure armato", hanno raccontato agli uomini del maggiore Andrea Oxilia. Una donna di 63 anni era stata derubata della sua Fiat Punto la sera dell’8 settembre nel posteggio di via Cova a Castel San Pietro. Secondo la vittima sarebbe pure stato "sparato un colpo" in quel frangente, ma non è stato trovato alcun bossolo. Si scoprirà solo più tardi che si trattava di un’arma giocattolo. Il giorno dopo è toccato a una 23enne italiana, privata della sua Hyundai I10 la sera del 9 settembre, questa volta nel parcheggio dell’Outlet di Castel Guelfo.

Le due automobili sono state ritrovate dai carabinieri qualche ora dopo la seconda rapina: la Fiat abbandonata vicino all’Outlet, mentre la Hyundai I10 è stata recuperata in un canale di scolo situato in via Ferra a Imola, al termine di un inseguimento ad alta velocità con i carabinieri del Radiomobile. Nell’abitacolo, i carabinieri, aiutati dai vigili del fuoco, hanno trovato una pistola a salve e priva del tappo rosso. Secondo gli uomini dell’Arma proprio quella utilizzata per le rapine. Ma è la sera del 10 settembre che la rete si è chiusa intorno al bandito, con l’arresto al termine di un inseguimento e il riconoscimento da parte delle precedenti vittime.

Gabriele Tassi