BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Il giro dell’Appennino in trenta specialità

Con l’iniziativa ’D’in Sò’ una serie di degustazioni per scoprire le micro-tipicità enogastronomiche abbinate con i vini del territorio

Il giro dell’Appennino in trenta specialità

Il giro dell’Appennino in trenta specialità

E’ come un Atlante delle tipicità enogastronomiche dell’Appennino (se ne contano fino ad ora 47) che finisce direttamente nel piatto e ci delizia. Ecco "D’in Sò", dal dialetto all’italiano "da sù, dalla montagna", una serie di incontri ravvicinati con carni, salumi, formaggi, cereali e derivati, prodotti del sottobosco, frutta, verdura, miele e vini che, tra le mani di chef appenninici con un particolare credo etico, possono farsi conoscere e smuovere qualche importante riflessione su nutrimento, consumo e importanza dell’agricoltura locale.

Si comincia il 4 luglio alle 18,30 con il primo ristorante in campo, quell’Amerigo stellato a Savigno, in Valsamoggia, che ha scelto di proporre una millefoglie di mortadella ‘Opera’ di Franceschini, tosone e olio alle erbe aromatiche in un contesto speciale come la libreria i Piani di Monte San Pietro, una splendida alleanza cui brindare con un Riesling Le Vaie 2023 di Isola, perché ogni appuntamento col cibo sarà bagnato di nettare d’Appennino, rigorosamente. E poi l’11 luglio eccoci ancora a Monte San Pietro all’Agriturismo Malcantone Guidotti, per lo spezzatino di cinghiale e purè abbinato a Barbera e il 17 alle 19 piatto di piagelle con mortadella Opera, pancetta (Franceschini), crema di parmigiano (caseificio Fiordilatte) e birra al frumento e castagne Beltaine. Altre degustazioni prevedono pane fatto con il farro del Mulino del Dottore, formaggio di capra la Pulcina, crescentine fritte da farina del Mulino del Rosso, formaggi Lamagrande. Un appuntamento che sa già di "cult" è poi quello del 27 luglio alle 10,30 a Ca’ di Co’ di Marzabotto, per la caccia al tartufo nero estivo e successiva degustazione di frittatina e di tagliatelle al tartufo abbinati all’ Albana di Assirelli. Andando sul sito con tutto il calendario di luglio (poi arriveranno agosto e settembre, per un totale di 30 appuntamenti gratuiti su prenotazione da martedì prossimo all’email info@dinso.it) si noterà che ogni evento è affiancato a un cammino, perché l’idea è anche quella di abbinare una delle celebri vie che passano da quassù, nel territorio del Gal, finanziatore dell’iniziativa, il Gruppo di Azione Locale dell’Appennino Bolognese, che sta lavorando con passione sull’"agricoltura eroica", come la definisce il presidente Tiberio Rabboni, fatta di produzioni minori che non hanno i volumi per andare sul mercato. Un esempio su tutte? La mela rosa romana, ricca di proprietà. "E’ necessario un nuovo ragionamento sulla ristorazione moderna – ha commentato l’iniziativa Massimiliano Poggi, presidente di Chef to Chef – che parte dal riappropriarsi delle abitudini di un tempo".