REDAZIONE BOLOGNA

Il giardino di Lyda Borelli. Serate dedicate alla città

Al via la rassegna all’interno della casa di riposo per artisti al Meloncello. Da Dozza a Filopanti, passando per i grandi concerti allo stadio Dall’Ara . .

Al via la rassegna all’interno della casa di riposo per artisti al Meloncello. Da Dozza a Filopanti, passando per i grandi concerti allo stadio Dall’Ara . .

Al via la rassegna all’interno della casa di riposo per artisti al Meloncello. Da Dozza a Filopanti, passando per i grandi concerti allo stadio Dall’Ara . .

Si snoda nel segno di un omaggio a Bologna, ai suoi personaggi e alle sue vocazioni il cartellone di Nel giardino di Lyda Borelli, la manifestazione estiva ospitata nel parco antistante la casa di riposo per attori del Meloncello. Forte del successo di pubblico delle passate edizioni (questa è la terza), la kermesse voluta dall’associazione Orna Teatro e Fondazione Lyda Borelli si snoda in sette appuntamenti (tutti alle 20.30 e a ingresso gratuito) da stasera a martedì. Ogni incontro si articolerà in più momenti unendo in un mix inconsueto chiacchierate, parentesi musicali, testimonianze, curiosità. È un modo simpatico per avvicinare il pubblico a un’istituzione che da anni continua a accogliere grandi nomi del cinema e del teatro: domani, in apertura di serata, Massimo Mezzetti, ora sindaco di Modena, porterà il suo saluto in veste di presidente della Fondazione.

Attenzione a Bologna, si diceva. Ed ecco allora lunedì 2 settembre una serata tutta dedicata allo stadio Dall’Ara con la lettura-spettacolo di Franco Cervellati tratta dal suo libro ‘Uno stadio una città’ accompagnata da un talk di Lucio Mazzi sui grandi concerti che lì si sono tenuti (foto). La serata successiva il protagonista sarà invece Giuseppe Dozza: del sindaco della Liberazione parleranno Silvia Bartolini e Gianfranco Pasquino (si chiude con Marco Coppi al flauto e Cristina Giorgi all’arpa e con lo spettacolo Il Bestiario il Fruttuario il Sassario di Eros Drusiani). A un illustre concittadino del passato, Quirico Filopanti, sarà dedicata invece la serata di venerdì: toccherà alla storica Lorenza Servetti Donati analizzare questa singolare figura di politico, astronomo e matematico, inventore dei meridiani e dei fusi orari. Un bolognese d’adozione, lo scenografo e pittore Gino Pellegrini scomparso dieci anni fa, sarà al centro della serata di sabato Da Hollywood alla via Emilia: la compagna Osvalda Clorari e il curatore Stefano Fini ricostruiranno l’incredibile parabola di un artista capace di passare dai set di Kubrick ai tromp l’oeil di piazzetta Betlemme a San Giovanni in Persiceto.

La rassegna inizia stasera con un tuffo nella antica cultura greca (relatore Renzo Tosi) e un confronto fra lo chef Franco Cimini e l’ideatore di Cucine Popolari Roberto Morgantini. Domani di scena le canzoni che hanno cambiato il costume (fra gli ospiti Dandy Bestia degli Skiantos) e un gioco interattivo di Marco Tarozzi e Franz Campi. E via via il calcio che fu (ancora Tarozzi e Franco Colomba omaggiano Gigi Riva), la questione ambientale (con Giulio Ferrari) e le memorie d’attore di Daniele Griggio. C’è spazio anche per una Soirée Satie. Perché Erik Satie, come scriveva John Cage, resta indispensabile.

c. cum.