Lucio Dalla arriva sul grande schermo. Non si tratta di un film sulla sua vita, ma di un documentario che racconta il concertone live che Lucio Dalla tenne a New York nel 1986 al Village gate, tempio mondiale del jazz. E questo film nasce per caso, come a volte succede per i grandi eventi. In quell’occasione Rai America riprese lo spettacolo e solo parte del resoconto venne utilizzato. Di queste bobine si persero le tracce. Come ha raccontato il Carlino, spuntarono poi in un mercatino e un collezionista dal naso fino riuscì ad acquistarle. Una volta compreso di avere per le mani un piccolo tesoro contattò chi detiene i diritti delle opere dell’artista. In qualche modo lo venne a sapere Walter Veltroni che senza troppa pubblicità riuscì a costruire un accordo per ricavarne un docufilm che si chiama ‘DallAmericaCaruso, il concerto perduto’. Bravo il collezionista che ha deciso di non tenere per sé le bobine e bravo Veltroni che ha avuto l’idea per valorizzarle. Il film arriverà nelle sale il 20 novembre e sarà davvero un tributo a Lucio il Grande, anche perché contiene il suo brano cult, ’Caruso’, e ne racconta la realizzazione. La pellicola si sviluppa dalle riprese del concerto a scampoli di vita di Lucio durante il suo sogno newyorchese e nella vita quotidiana. Molti sanno che ’Caruso’ nacque quando Dalla dormì all’Hotel Excelsior di Sorrento dove soggiornò il tenore. Vederlo raccontato nel film è un’emozione.
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