Il dolore delle famiglie: "Lacrime di sangue"

A Bologna, il dolore e la ricerca della verità su Ustica persistono dopo 44 anni. Familiari delle vittime e istituzioni chiedono chiarezza e giustizia, con il governo al centro delle critiche.

Il dolore delle famiglie: "Lacrime di sangue"

Il dolore delle famiglie: "Lacrime di sangue"

Manca ancora un pezzo alla verità su Ustica. Perché questa strage si porta dietro 44 anni di ostacoli e depistaggi. Ma soprattutto di dolore. Un dolore che si riflette negli occhi di chi guida l’Associazione dei famigliari delle vittime, Daria Bonfietti. E, poco più in là, nelle "lacrime di sangue", come le definisce Pasquale Diodato, 86 anni, che in quella terribile notte perse la moglie, tre figli e la cognata, e ora non "crede più a nessuno". Un dolore, quello di Ustica, "che è nelle nostre vene, anche se siamo nati dopo il 1980", dice il sindaco di Bologna Matteo Lepore, durante le consuete celebrazioni a Palazzo d’Accursio in ricordo degli 81 morti del DC9 Itavia. In Consiglio comunale si parte dalla parole di Sergio Mattarella. Parole "non formali, o di circostanza", sottolinea il sindaco, mentre Bonfietti legge in Aula la nota del presidente della Repubblica tra commozione e applausi, ricordando che 44 anni fa "venne abbattuto un aereo nei cieli da un missile violando confini e dignità del nostro Paese". Le parole di Mattarella fanno breccia sotto le Torri, con Bonfietti e il primo cittadino in pressing sul governo, mentre il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ’chiama’ Giorgia Meloni: "Chieda informazioni alla Francia". Convitato di pietra, insomma, resta l’esecutivo. I parlamentari dem Andrea De Maria e Walter Verini chiedono al ministro Tajani di riferire in Aula, con Bonfietti che definisce il governo "inadempiente sulla direttiva Renzi sulla desecretazione degli atti" (accusa respinta in serata da Palazzo Chigi). Parole dure, infine, vanno alla destra parlamentare "che s’iscrive al partito delle bomba a bordo con l’ex ministro Carlo Giovanardi e i generali in pensione".

ros. carb.