Bologna, il dibattito accelera: "Favorevole ai 30 orari". "Peggio del telefono: sono sempre distratto"

Arrivano tagliandini, commenti e interazioni da migliaia di cittadini. Tra chi è d’accordo e chi non riesce proprio a mandare giù la misura. Grande partecipazione per dire la propria sul futuro della città

Bologna, 24 gennaio 2024 – Continua la grande partecipazione di bolognesi e lettori al nostro sondaggio su ‘Bologna Città 30 Km/h’ (se non hai ancora votato, puoi farlo qui).

Direttiva di Salvini: cosa c’è scritto su Bologna 30

Un numero in continuo aumento, che l’altro giorno aveva già superato le cinquemila partecipazioni – con un risultato che bocciava il nuovo limite di velocità –  tra coupon inviati al nostro giornale, interazioni sulle testate online e commenti via social network. I cittadini, insomma, vogliono far sentire la propria voce sul progetto sempre più discusso, in attesa di capire anche come si evolverà il braccio di ferro tra amministrazione comunale e governo. Ecco alcuni degli interventi arrivati alla redazione del nostro giornale.

Bologna Città 30, il nostro podcast per fare il punto della situazione

Gli agenti della Polizia Locale e, in mezzo, uno dei nuovi infovelox per la Città 30
Gli agenti della Polizia Locale e, in mezzo, uno dei nuovi infovelox per la Città 30

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È peggio del telefonino. Sono continuamente distratto dal controllare il contachilometri. È la solita innovazione del teorico politico, che non vive la realtà della città.

Coupon non firmato

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Le persone devono essere più attente quando attraversano la strada. No telefoni o fare come i gatti. Gli incidenti avvenivano anche quando i circolava con i cavalli nel 1800-1900. Serve far rispettare i 50 dai vigili in città.

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Ho 25 anni, sono residente in centro e sono a favore del limite a 30 km/h. Anzi penso che in città le auto non ci debbano proprio stare. Oltre la circonferenza delle mura, ad entrare in città dovrebbero essere solo i furgoncini dei lavoratori e senza pedaggi. Un’eccezione per i vari car-sharing a patto che elettrici, in attesa delle auto a guida autonoma. Per tutti gli altri che si costruisca qualche torre parcheggio all’esterno, è una soluzione così congeniale che evita di consumare eccessivamente suolo e paesaggio

Tommaso Perico

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Potrei anche condividere il limite dei 30km all’interno delle mura (non certo per limitare l’inquinamento, che, anzi, pare che aumenti, ma per motivi di sicurezza). Trovo ridicolo imporlo al di fuori delle mura. Vorrei però che il signor sindaco, pur in mancanza anche in questo caso di leggi nazionali, pensasse realmente alla sicurezza dei cittadini imponendo un minimo di controllo nei confronti dei ciclisti che sono in questo momento i padroni indiscussi delle strade

Daniele Fasano

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La Polizia Municipale torni al servizio del cittadino e non sia un ostacolo.

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Non sono contrario per principio alla limitazione della velocità in area urbana, il provvedimento che estende il limite dei 30 km/h ad oltre il 70% delle strade del territorio della nostra città è però del tutto cervellotico frutto di una concezione che vede il mezzo a motore come un nemico da combattere con tutte le forze.

Niccolò Rocco di Torrepadula

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Assolutamente sì, è ora di avere un atteggiamento diverso in tutti gli spazi comuni, strade comprese. Più sicurezza per ciclisti e pedoni, meno arroganza e stress in automobile.

Commento online

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Sì, prima di giudicare verifichiamo se funziona, è meglio avere meno incidenti mortali o no? Per quel che riguarda il raggiungimento del posto di lavoro ci si organizza per tempo tenendo conto anche del limite. Chi ha testa la usi.

Commento online

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Sì al limite 30 vicino scuole, ospedali, stazioni. Non occorre invece altrove. I Bolognesi apprezzerebbe molto se il comune si occupasse dei cassonetti di spazzatura che trasbordano. In alcune vie in centro città ci sono clochard ed extracomunitari buttati per le strade a dormire e magari si occuperebbe anche delle strade piene di buche. Questi si che sono problemi per i cittadini. Equilibrio nella testa ci vorrebbe.

Commento online

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Prima di istituire tale misura l’amministrazione avrebbe dovuto implementare i trasporti pubblici per dare un’alternativa ai cittadini.

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A proposito di questo provvedimento, che personalmente reputo totalmente sbagliato e inutile, vorrei solo dire che se vuoi "salvare vite" le pattuglie col telelaser le piazzi nelle zone residenziali o davanti alle scuole. Se le piazzi in via Corticella o via Colombo dove non esistono pedoni vuoi solo arraffare soldi dalle tasche della gente. Ricordo a Lepore e alla assessora che Guazzaloca vinse le elezioni principalmente per la faccenda di Via Emilia.

Andrea Andalo’