REDAZIONE BOLOGNA

Il contadino ‘linguista’ che sa l’eschimese. Il convegno a Casa Cervi

Il convegno a Casa Cervi esplora il mondo contadino nella letteratura del XX secolo, con focus su Riccardo Bertani e le tradizioni rurali italiane.

Il contadino ‘linguista’ che sa l’eschimese. Il convegno a Casa Cervi

Il convegno a Casa Cervi esplora il mondo contadino nella letteratura del XX secolo, con focus su Riccardo Bertani e le tradizioni rurali italiane.

Un excursus sul mondo contadino nella letteratura, nella poesia, nella tradizione orale del XX secolo: questo intende essere il convegno che da oggi pomeriggio a sabato sarà ospitato da Casa Cervi, con studiosi e docenti italiani e stranieri. Il titolo della tre giorni è ‘Mondi rurali italiani del Novecento. Volti, voci e vite nelle rappresentazioni letterarie e nelle tradizioni orali’. Al centro di una delle relazioni (tutte concentrate domani e sabato) l’opera di Riccardo Bertani, il contadino di Campegine che, da autodidatta e con la sola licenza elementare in tasca, è diventato un autore apprezzato a livello mondiale: scrittore, linguista, studioso di dialetti e traduttore, che conosceva 112 idiomi dal mongolo alle lingue siberiane, dal basco all’eschimese.

Morto lo scorso anno ultranoventenne, ha dedicato molti suoi scritti alle tradizioni contadine, alle credenze popolari e alle superstizioni, ma anche ai lavori nei campi e agli animali da fattoria. Della sua figura parlerà Anna Bigi, figlia di Maria Cervi e nipote di Antenore Cervi, nell’intervento "Dal campo al mondo: il lavoro e gli studi di Riccardo Bertani (1930-2023)". Lo scopo del convegno è quello di "presentare e discutere sia come il mondo contadino è stato rappresentato nella letteratura ‘alta’ del Novecento, sia come si è auto-rappresentato, ricorrendo a variegate forme di espressione verbale: canti popolari, proverbi, forme teatrali povere, ecc". Non mancherà un’analisi sulla letteratura dedicata all’infanzia. In connessione con la tre giorni, l’Istituto Cervi anticipa che un successivo convegno sarà dedicato alla rappresentazione del mondo contadino nelle arti figurative. Come "antipasto", oggi alle 18 sarà inaugurata una mostra fotografica di Kai-Uwe Schulte-Bunert. Seguirà un’apericena.

Francesca Chilloni