Il Comune vara una manovra da 86 milioni

Il Comune prepara una manovra da oltre 86 milioni di euro per garantire equilibri di bilancio e utilizzare l'avanzo 2023. La delibera prevede variazioni fino al 2026, con nuove risorse e rimodulazioni. Alcuni fondi saranno destinati alla salvaguardia degli equilibri, al rinnovo contrattuale delle coop sociali e alle prossime elezioni personali.

Il Comune vara una manovra da 86 milioni

Il Comune vara una manovra da 86 milioni

Il Comune si appresta a varare una manovra da oltre 86 milioni di euro tramite una delibera che tiene insieme l’assestamento generale di bilancio, la salvaguardia degli equilibri e una parziale applicazione dell’avanzo 2023. Ma si tratta di "un lavoro che proseguirà nei prossimi mesi", avverte in commissione l’assessora al Bilancio, Roberta Li Calzi (foto), "perchè l’avanzo va applicato per gradi sia in base alle esigenze che si vanno man mano a concretizzare sia per gli eventuali ulteriori tagli che potrebbero incidere sul Comune, che sono stati anticipati ma di cui non abbiamo ancora una quantificazione certa e nemmeno una tempistica certa. Si parla di fine luglio ma non è ancora definita".

Per quanto riguarda la manovra presentata ieri in commissione, si parla di una variazione che vale 75,562 milioni sul 2024 a cui aggiungere 3,684 milioni sul 2025 e 7,118 milioni sul 2026. Cifre che contengono sia nuove risorse che semplici rimodulazioni, precisa la direttrice dell’area Risorse finanziarie, Miriam Pepe. Tra le varie voci, ci sono 4,38 milioni dell’avanzo libero utilizzati per la salvaguardia degli equilibri di bilancio e due milioni destinati a coprire le maggiori spese derivanti dal rinnovo del contratto delle coop sociali. Un milione e 218.000 euro viene impegnato per gli oneri connessi allo svolgimento delle prossime elezioni personali: 367.000 euro, ad esempio, serviranno a pagare gli straordinari del personale. Nella variazione rientra anche una minore entrata da 2,92 milioni di euro sul fronte delle sanzioni in materia di circolazione stradale, che come contropartita vede 1,12 milioni di minore spesa sul fondo crediti di dubbia esigibilità. Altri 852.000 servono a coprire gli arretrati (2019-2021) del contratto dei dirigenti in via di rinnovo.