REDAZIONE BOLOGNA

Il Comune scioglie la Ies ’Sedioli’

Stesso destino anche per l’istituzione ’Achille Ardigò e don Paolo Serra Zanetti’

Con una clamorosa retromarcia, il Comune scioglie l’Istituzione Educazione e Scuola (Ies) ’Giovanni Sedioli’ che dal 2014 gestisce 48 nidi, 67 materne dove lavorano 1.300 tra educatori, maestre e dade accogliendo 8mila bimbi da 0 a 6 anni. Avversata dal personale e dai sindacati, spesso bollata come un accrocchio burocratico e non priva di critiche, ma voluta dal sindaco Virginio Merola e dall’allora vice sindaco Marilena Pillati per aggirare il blocco delle assunzioni del personale, dal primo luglio la Ies sparisce e tutto torna sotto l’ombrello del Palazzo. Lo stesso accadrà per l’Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria ’Achille Ardigò e don Paolo Serra Zanetti’ e l’Istituzione Biblioteche. L’emergenza Covid impone semplificazione amministrativa e snellimento delle procedure decisionali, spiega il Comune. "Lo scioglimento delle Istituzioni, di cui si è già parlato in un primo incontro con le organizzazioni sindacali, non comporterà alcun cambiamento per il personale del Comune – precisa l’Amministrazione – che continuerà a essere assegnato agli stessi servizi. Cambia solo la cornice organizzativa che integrerà i servizi con il territorio e gli altri settori comunali. Per quanto riguarda l’Istituzione Educazione e Scuola, i servizi rientreranno tra quelli gestiti dall’area Educazione, Istruzione e Nuove generazioni del Comune: nelle prossime settimane questo verrà illustrato ai rappresentanti del personale e a quelli dei genitori di bambini che frequentano i servizi educativi del Comune".

Terminano il mandato il presidente dello Ies, Paolo Marcheselli, e i consiglieri Chiara Monfardini e Alessandro Tolomelli. Daniele Donati lascerà la presidenza dell’Istituzione biblioteche e con lui i consiglieri Carlo Ginzburg e Anna Maria Lorusso. E se ne vanno il presidente dell’Istituzione per l’inclusione sociale, Ambrogio Dionigi, e i consiglieri Raffaella Pannuti e Valeria Ribani.