Il comitato: "L’Europa deve pronunciarsi"

Il Cocompaer torna a denunciare il contrasto al rumore dell'aeroporto di Bologna, criticando la mancanza di azioni da parte delle autorità e proponendo soluzioni per proteggere i cittadini.

Il comitato: "L’Europa deve pronunciarsi"

Il Cocompaer torna a denunciare il contrasto al rumore dell'aeroporto di Bologna, criticando la mancanza di azioni da parte delle autorità e proponendo soluzioni per proteggere i cittadini.

Il Cocompaer, lo storico comitato per la compatibilità tra l’aeroporto e la città, è tornato a dare battaglia sul contrasto al rumore dopo la sortita del Comune. "I danni ambientali su residenti, lavoratori, studenti della zone dei dintorni aeroportuali di Bologna non sono una priorità né per il gestore dei servizi, AdB, né per la direzione, Enac, né per gli addetti al traffico, Enav. Non è stato per caso che la proibizione dei voli notturni sulla città, decisa nel lontano 2017, abbia dovuto aspettare 6 anni e una dura presa di posizione del sindaco Lepore in persona a Roma, per vederla attuata nel settembre del 2013 – scrive il portavoce Paolo Serra –. Nell’esiguo spazio operativo che rimane tra le priorità dello scalo, c’è la vita impossibile di almeno 40mila persone costrette a sopportare 110 movimenti medi a bassa quota al giorno, che presumibilmente saliranno a 120/125 in luglio e agosto. In uno scalo che ha una pista che dista 5 chilometri da piazza Maggiore e 800 metri dalle case".

Insomma, per il Cocompaer c’è sempre un elefante nella cristalleria. "Basterebbe vincolare i decolli ad alzarsi da terra dopo 2.200 metri di rincorsa, e virare immediatamente a nord per sorvolare solo aperta campagna, cosa assolutamente possibile per l’80% del traffico nostrano ed alleviare" il danno per i cittadini. Il restante 20%, compresi i famigerati cargo, potrebbero essere vincolati al cielo del Bargellino. In caso contrario – conclude Serra – ci sembra che proprio Enac stia sanzionando la incompatibilità del Marconi con Bologna. Nel resto d’Europa gli scali così vicini alle città godono di una legislazione speciale. Cosa si aspetta?"