Giovanni Gordini, già direttore dell’emergenza al Maggiore, lei ha centrato un exploit con 2.093, se l’aspettava?
"Non me l’aspettavo. Ho fatto la campagna con Nadia Assueri, che non ce l’ha fatta per poco, e devo dire che è stata ricca e stimolante, abbiamo parlato con tanti mondi diversi e visto un’enorme voglia d’ascolto".
Quale sarà il suo impegno?
"Sarà grande, con passione e dedizione voglio corrispondere la fiducia che mi è stata accordata, da tutti, dai semplici cittadini alle associazioni e ai laboratori di salute popolare".
Cosa vorrà restituire? Su quali battaglie si vuole fiondare in consiglio regionale?
"È fondamentale avvicinare i cittadini alla politica tramite la sanità pubblica. Oggi il livello in Emilia-Romagna è ottimo, ma è pure fonte di angosce e domande. Dobbiamo affrontarle rispondendo ai loro quesiti, avvicinando l’utenza alle istituzioni. Al primo posto, per me, sarà far sì che il cittadino colga meglio gli aspetti critici, assieme però a una migliore comprensione di tutto ciò che funziona".
La comunicazione sanitaria va migliorata? Sembrano esserci diverse difficoltà.
"Dobbiamo avviare un percorso di informazione, come detto, che spieghi meglio ai cittadini quello che si fa, illustrando scelte che a volte sembrano frutto di scarsa appropriatezza. Dobbiamo uscire dall’idea diffusa che gli ospedali e i servizi facciano a gara come se fossero prestazionifici, i pazienti non possono essere un numero. Si parla tanto di territori, ma bisogna cogliere meglio la domanda delle periferie e della fasce più marginali, se riusciamo a essere più vicini a quelle istanze magari intercettiamo i problemi prima che diventino gravi".
L’astensione è stata altissima, un dato da recuperare?
"Sarebbe preoccupante se non ci preoccupasse. Se saremo capaci di tenere il cittadino legato ai servizi che forniamo, forse coglieranno che anche la politica si impegna a dare delle risposte al cittadino. Come civico, mi impegnerò a dare risposte a tutti quelli che ho ascoltato".
È disponibile per un incarico di qualche tipo in Regione, magari in giunta?
"Penso che de Pascale abbia un progetto serio e che abbia pensato a chi può ricoprire i tanti ruoli che ci sono, mi sono candidato e quindi ascolterò se ci fossero proposte per me".
Paolo Rosato