La renziana Pigoni: "Abbiamo la volontà ricompattare forze a noi affini". Il calendiano Lombardo: "Contatti, vediamo se ci saranno le condizioni". Il M5s con de Pascale lancia le autocandidature per le Regionali.
Bologna, 8 agosto 2024 – E se in Emilia-Romagna si rieditasse il Terzo Polo? L’occasione, si dice, fa l’uomo ladro. L’occasione sarebbero le prossime elezioni regionali. Difficile, viste le idiosincrasie tra i leader nazionali di Italia Viva e Azione Matteo Renzi e Carlo Calenda, che si torni a nozze.
Ma quello che filtra, e pare che il candidato del centrosinistra Michele de Pascale stia caldeggiando l’operazione, è che si possa per lo meno mettere in piedi una lista unitaria dei riformisti dove potrebbero prendere casa Iv, Azione e magari Psi e Stati Uniti d’Europa. Che si stia lavorando in questa direzione lo conferma la capogruppo uscente dei renziani, Giulia Pigoni: "Sono in corso tavoli e chiacchierate sia con de Pascale sia con i partiti di maggioranza. Noi la volontà di ricompattare le forze riformiste ce l’abbiamo, abbiamo ripreso i contatti anche con Azione. Ma credo si capirà qualcosa di più nelle prossime settimane. Noi non chiuderemo la porta a nessuno. La nostra volontà è creare una lista il più competitivo possibile, mettendo insieme forze affini. Ma, come si dice, per sposarsi bisogna essere in due...".
Il riferimento va ai calendiani che, non dimentichiamo, con lo stesso leader Calenda furono tra i primi a ’spingere’ de Pascale, endorsement che arrivò quando ancora il Pd non aveva ufficializzato la candidatura per il post Bonaccini.
Marco Lombardo, senatore e segretario regionale di Azione, non chiude all’idea di una lista riformista: "Sto tenendo da tempo interlocuzioni con tutti i segretari regionali dei partiti dell’area riformista, sulla base di una linea comune condivisa al livello della mia segreteria regionale, in coordinamento con il livello nazionale, ma ci vuole tempo e pazienza per queste cose". Da qui, il calendiano fa sapere che "è importante muoversi senza avere fretta, senza improvvisazione e senza fughe in avanti, sulla base di dichiarazioni di parti, appelli o raccolte di firme. Dopo metà agosto vedremo con i segretari regionali degli altri partiti che si riconoscono in un’area riformista e liberal-democratica se ci sono le condizioni politiche per costruire in Emilia-Romagna alleanze su un programma comune".
Insomma, nonostante le frizioni nell’ex Terzo Polo, non pare così lontana la possibilità di rimettere insieme i cocci e costruire un nuovo progetto a sostegno del candidato di centrosinistra. In caso contrario, come successo con Stefano Bonaccini nel 2020, Iv e Azione potrebbero animare la lista del presidente. Ma, come fatto presente martedì durante la riunione delle 57 liste civiche pro de Pascale, l’intenzione è di puntare più su queste nuove energie per la lista del presidente. Si vedrà.
Già chiusa, invece, l’alleanza con i 5 Stelle. Dopo l’incontro tra de Pascale e il leader pentastellato Giuseppe Conte, il M5s dell’Emilia-Romagna dà il via alle autocandidature per le Regionali, giudicando "positivo" il confronto in corso con il candidato del centrosinistra, ma anche invocando un "cambio di passo", dicendosi comunque favorevole alla costruzione "di una casa progressista comune" su cui si sta lavorando da mesi. "Così anche per le elezioni regionali dell’Emilia-Romagna del 17 e 18 novembre il Movimento invita tutti ad avanzare la propria autocandidatura", scrivono i parlamentari Marco Croatti e Gabriele Lanzi, coordinatori regionali dei pentastellati, specificando che "sarà possibile presentare le autocandidature fino alle 20 del 5 settembre e poi la nostra comunità sceglierà i candidati della lista 5 stelle".