"Finalmente l’abbiamo rispedito a casa". Matteo Salvini, viceministro e ministro dei Trasporti, è tra i primi a commentare l’espulsione dell’imam Zulfiqar Khan, decisa dal Viminale. Il leader leghista già in estate aveva chiesto l’espulsione del religioso, dopo che a giugno aveva denunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessandro Morelli e il console onorario di Israele Marco Carrai.
Segue la soddisfazione di tutto lo stato maggiore della Lega, Per la sottosegretaria Lucia Borgonzoni "non c’è spazio per chi inneggia al fanatismo e rappresenta un pericolo per i cittadini", così come per il capogruppo in Comune del Carroccio, Matteo Di Benedetto e l’europarlamentare Anna Cisinit: "C’è chi ci vorrebbe vedere sottomessi, è l’ora di dire basta. Per questo l’espulsione non può che essere un segnale positivo per tutti noi".
Anche Fratelli d’Italia, con il capogruppo alla Camera, Tommaso Foti, plaude all’espulsione dell’imam: "Non c’è posto nel nostro Paese per i predicatori d’odio, che rivendicano il sostegno ad Hamas ed esaltano l’azione dei terroristi nel conflitto israeliano-palestinese. Grazie all’interrogazione presentata dai colleghi Kelany-Lisei al ministro Piantedosi è stato infatti possibile appurare la pericolosità sociale. Fratelli d’Italia è in prima linea nel contrasto a qualsivoglia forma di fanatismo religioso che attenti alla sicurezza e incolumità dei cittadini".
"Evidentemente le nostre osservazioni e preoccupazioni erano più che fondate. Ringraziamo il ministro dell’Interno Piantedosi per l’attenzione dedicata a questa vicenda e per aver preso le necessarie misure di espulsione. Su questi temi Fratelli d’Italia non arretrerà di un millimetro", insistono la deputata di Fratelli d’Italia Sara Kelany, responsabile immigrazione del partito, e il senatore bolognese di Fratelli d’Italia Marco Lisei.
Gli fa eco il viceministro meloniano Galeazzo Bignami: "Esprimo viva soddisfazione per il provvedimento assunto dal ministro Piantedosi con cui si è disposto l’allontanamento di Khan dal territorio nazionale. Il continuo incitamento all’odio e alla violenza da lui compiuto e particolarmente aggravatosi dopo i fatti drammatici del 7 ottobre scorso, imponevano l’assunzione di una posizione chiara anche per dimostrare che nel nostro territorio non c’è spazio per chi professa odio e intolleranza". Plaude all’azione del Viminale anche il capogruppo al Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri: "Tutelare la sicurezza del nostro Paese affinché i fanatici sostenitori del terrorismo vengano fermati prima che accada l’irrecuperabile è per noi una priorità. Il governo, nell’attività di monitoraggio e prevenzione, ha dimostrato di saper agire con tempestività. Per i predicatori di odio e antisemitismo non c’è posto nel nostro Paese".
red. cro.