Nuova segnalazione sul cavillo-blocca Superbonus 110%. Davide Bonori, responsabile del settore edilizio di Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato), come già Alberto Zanni di Confabitare, sottolinea le nuove difficoltà per ottenere le agevolazioni previste. La norma del Piano urbanistico generale che, di fatto, bloccava i lavori, era stato congelato nel gennaio scorso da Valentina Orioli, allora assessora all’Urbanistica. Ma, approvati il Pug e il relativo Regolamento edilizio, lo stesso cavillo è rientrato dalla finestra. Non si parla più di classi energetiche da raggiungere, ma di prestazioni, ma come ha sottolineato il presidente di Confabitare che ha anche scritto al sindaco Matteo Lepore, "cambia la dicitura, ma non la sostanza". Bonori di Cna se da una parte capisce la ratio del Comune che punta a edifici più green, dall’altra sottolinea come i cittadini vengano penalizzati da questo paletto. Il rischio è di non far partire molti cantieri o di farli partire a rilento.
"In certe situazioni – dice Bonori – è difficile raggiungere prestazioni energetiche elevate così come prescrive il Regolamento edilizio. Penso agli edifici del centro storico, ad esempio, troppo vetusti per raggiungere quei parametri. Ciò significa che per ottenere il 110% si deve procedere con interventi più invasivi che rischiano di superare i massimali prescritti per ottenere il bonus". In altri casi, dove magari è comunque possibile raggiungere gli standard previsti, i tempi si allungano.
"Alcuni nostro soci – segnala Bonori – avevano già i preventivi fatti, ma ora devono rifare tutto. E, considerando il caso delle villette unifamiliari per cui il Superbonus dura solo un anno, c’è il rischio di non fare in tempo". Morale: per evitare tutto questo, la proposta di Cna è ri-congelare la norma così da evitare altri freni ai cantieri. Senza contare il timore che il provvedimento – in vigore solo in città – venga adottato anche in altri comuni, complicando l’ottenimento del Superbonus in tutto il nostro territorio.
ros. carb.