REDAZIONE BOLOGNA

Il caso: vandalizzato il murales sulla Schlein a Bologna

È durata poche ore l’opera realizzata sul cantiere della Garisenda. L’autore Mart Signed aveva criticato duramente la segretaria Pd

Murales sulla Schlein: è già stato vandalizzato

Murales sulla Schlein: è già stato vandalizzato

Bologna, 3 giugno 2023 – Per la Festa della Repubblica il murales dedicato due giorni fa a Elly Schlein, con la tecnica dello stencil e campeggiante sotto la Garisenda è stato decapitato da ignoti. Non strappato integralmente, ma proprio soltanto decapitato, forse nottetempo con il favore delle tenebre. Se ne sono accorti cittadini e turisti nella giornata di ieri, oltre allo scrittore e influencer Danilo Masotti che ha condiviso una foto dello strappo sui suoi social. L’opera vandalizzata è stata notata sia da chi era di passaggio in un’assolato venerdì festivo, sia da chi forse era stato attirato dall’opera di street art, da ieri virale, dell’artista livornese Mart Signed. In ogni caso, da ieri l’angolo dedicato a Schlein sotto le Torri ha un pezzo mancante. E forse la sinistra non sa nemmeno più ridere.

Ieri il Resto del Carlino aveva diffuso l’immagine del manufatto, un ’papercut’ satirico, assieme al commento dell’artista livornese. Basco in testa come nell’iconografia Che Guevariana e una copia di Vogue in una mano, secondo l’artista Schlein ha qualche responsabilità. Il fango le lambisce i pantaloni e ai suoi piedi, assieme ad alcune copie fake del Carlino, c’è un lustrascarpe al lavoro. "Analizzando cosa era successo, soprattutto la mala gestione economica dei fondi disponibili, abbiamo voluto lanciare un messaggio – ha detto Mart Signed al Carlino e alla Nazione -. Non ci interessa tanto la politica, quanto invitare a una riflessione. Più se ne parla, più si mettono in condizione le persone di capire cosa è successo. Abbiamo scelto Elly Schlein data la sua forza mediatica: sembra quasi interessarsi più alle copertine patinate, e all’estetica, che al resto".

Nell’opera di street art compare anche il presidente Stefano Bonaccini, assieme a Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. "Il problema che è venuto fuori è questo: se avessero speso i soldi, o li avessero indirizzati nel modo giusto, magari questa tragedia si poteva evitare, anche se con madre natura non si sa mai – ha aggiunto Mart Signed –. Sembra quasi che la presenza, o la passerella, delle istituzioni sul campo sia stata dettata da esigenze di immagine politica più che da un concreto aiuto alle situazioni di bisogno sul posto". Spiegata poi la scelta della Garisenda. "Perché è un po’ la roccaforte della sinistra – aveva concluso Mart Signed –, che ora non sa da che parte sta andando. Lo dimostra Elly Schlein, che abbiamo rappresentato col basco in testa, che stride con l’abbigliamento".

pa. ros.