Bologna, 22 settembre 2024 – Selva Malvezzi, la frazione di Molinella, rischia di diventare un’isola, ma di certo non felice. Mentre il sole, ieri mattina, illuminava quelle che una volta erano campagne e oggi, a seguito dell’ennesima rottura dell’Idice, sono stagni pieni di gabbiani, i residenti si sono accorti che il livello dell’acqua invece di rimanere tale, o defluire, si è rialzato. A confermarlo anche il sindaco Bruno Bernardi che, per tutta la mattina, ha monitorato la situazione.
Il problema di Selva Malvezzi, stando a quanto appurato, è complesso. L’argine ha, infatti, rotto portando le acque dell’Idice a invadere, di nuovo, le limitrofe campagne di Selva. Queste acque dovrebbe defluire da due sottobotti della Bonifica Renana che si collegano ai canali di bonifica Sesto Alto e Sesto Basso, dove convergono anche le acque del torrente Quaderna che delimita la vicina frazione medicinese di Sant’Antonio. Ma a ieri, questo deflusso non si vedeva: i due sesti, infatti, sono in grado di portare solo un determinato quantitativo di acqua. Ad aggravare la situazione il fatto che il complesso idrico finale, ovvero quello di Valle Santa, a Campotto di Ferrara è in manutenzione.
E dunque, oltre al sindaco Bernardi, l’assessore ai Lavori Pubblici Giampaolo Zerbini e il vicesegretario leghista Matteo Di Benedetto vogliono vederci chiaro: "A Campotto l’idrovora è ferma e non sta facendo defluire l’acqua. Come è possibile? Tre pompe su tre non funzionanti? Rischiamo che l’alluvione peggiori. Qualcuno ha sbagliato e deve risponderne". Si tratta, dunque, di un percorso a ostacoli quello che dovrebbe fare l’acqua dell’Idice per defluire da Selva Malvezzi, un tragitto interrotto in più punti da canali non in grado di supportarne la portata, perchè studiati per semplici acque piovane, e da un impianto in manutenzione che non funziona come dovrebbe.
La Bonifica Renana, da parte sua, sottolinea il contributo dato agli impianti con le pompe mobili: da giovedì l’acqua sollevata nel sito corrisponde a oltre un milione di litri. Ilihc Ghinello, Dirigente Area tecnica e impianti aggiunge: "I canali Sesto Alto e Sesto Basso sono stati ideati e costruiti per smaltire le acque piovane, non le acque di un fiume come l’Idice che, per una rottura arginali, riversa enormi quantitativi di acqua dove non dovrebbe. Quindi il flusso con cui defluisce l’acqua è e sarà sempre rallentato al confine tra Selva e sant’Antonio perchè l’impianto fa quello può fare".
C’è anche un problema morfologico: "Selva purtroppo è un cuneo basso tra Idice e Quaderna e, per quanto stiamo tutti facendo il possibile, bisogna rendersi conto che è una zona particolarmente delicata. Piuttosto, sono gli argini che dovrebbero reggere e non cedere – rimarca Ghinello –. Questa volta, comunque, rispetto a maggio 2023 le acque ci metteranno meno ad andarsene. Credo qualche giorno". E Campotto? "Nell’impianto ci sono lavori in corso per potenziamento: dunque funziona, ma non a piena potenza".