REDAZIONE BOLOGNA

Il caso del dottor Zoboli finisce in tribunale: "Voglio la conferma di restare altri due anni"

Udienza fissata il prossimo 29 agosto. Con mille firme i suoi pazienti avevano chiesto la proroga del servizio, anche se già in pensione

Il dottore Michele Zoboli, medico di base con ambulatori a San Pietro in Casale e Galliera

Il dottore Michele Zoboli, medico di base con ambulatori a San Pietro in Casale e Galliera

Bologna, 21 agosto 2024 – Nel cinema la ‘peripeteia’ è il ribaltamento improvviso delle sorti del protagonista. Alla fine, anche la vicenda del medico Michele Zoboli – 70 anni da compiere il prossimo 30 settembre – e della sua richiesta di proroga del pensionamento di due anni, ha avuto il suo colpo di scena: il caso finirà in tribunale. Una lite giudiziaria al tribunale del Lavoro che ha dato come risultato un’udienza fissata per il 29 agosto prossimo. La storia del dottore Michele Zoboli, medico di base di San Pietro in Casale e Galliera, è ben nota ai cittadini del bolognese che avevano raccolto mille firme in due settimane per la sua permanenza per altri due anni. Richiesta che era stata accolta dall’Ausl dopo un ’no’ iniziale, grazie a un’interpretazione del decreto Milleproroghe. Come già scritto nei primi giorni di agosto, sembrava tutto finito con un lieto fine, ovvero che il medico Zoboli avrebbe potuto continuare ad eserciare per altri due anni. E invece, il ricorso presentato dall’avvocato di Zoboli, Maurizio Ferlini, è stato confermato. Infatti, per non dare seguito al ricorso già depositato all’inizio del mese, il legale ha avanzato la richiesta di una conferma formale della decisione di far continuare Zoboli per altri due anni. Il 13 agosto, l’Ausl ha risposto confermando Zoboli ma condizionando la durata di due anni della proroga se le condizioni di carenza saranno mantenute. Doccia fredda per lo stesso medico, "che alla notizia a momenti mi sviene addosso", dice il suo avvocato. Quest’ultimo poi si interroga: "Di quale carenza si parla visto che per due anni Zoboli coprirà il posto?", si chiede Ferlini, facendo notare poi che "entrerà in servizio a San Pietro in Casale e Galliera anche il vincitore del bando", un medico proveniente dall’ospedale di Bentivoglio.

Ferlini, nel ricorso, sottolinea poi che sempre nel distretto pianura est dell’Ausl di Bologna "non risultano assegnazioni" di medici di base. E così la risposta dell’Ausl del 13 agosto "mi è stata inviata due volte ‘ad usum delphini’ e l’unica differenza tra i due comunicati è che in uno c’è la responsabile del procedimento, nella seconda, che sostituisce la prima, hanno tolto il nome della responsabile", sottolinea Ferlini. Da lì la richiesta dell’avvocato di confermare entro il 16 agosto quanto affermato a inizio mese, ovvero confermare Zoboli per altri due anni. "Risposta dell’Ausl non è arrivata entro il 16 e quindi – afferma ancora Ferlini – lunedì 19 ho notificato il ricorso", il ‘deus ex machina’ di questa vicenda. Inoltre, il direttore generale dell’Ausl di Bologna Paolo Bordon, intervistato dall’agenzia ‘Dire’, sospende ogni giudizio in attesa all’esito del ricorso presentato da Zoboli. Ma, precisa, "il problema si porrà tra un anno quando si dovrà bandire nuovamente la zona, come da contratto collettivo nazionale".

È questa la frase che manda su tutte le furie l’avvocato del medico: "L’Ausl dice ‘parole in libertà’, quanto afferma Bordon non è assolutamente vero. In realtà il contratto collettivo specifica che questa è la procedura da avviare quando il posto è vacante, e non lo è". Il prossimo episodio sarà l’udienza preliminare d’urgenza del 29 agosto, "alla quale sarà presente anche Zoboli", annuncia Ferlini. In questo frangente, "sia l’Ausl che il giudice potranno presentarci delle proposte per risolvere la questione prima di gennaio, quando ci sarà l’udienza di discussione del merito", specifica l’avvocato.

Giovanni Di Caprio