REDAZIONE BOLOGNA

Il ’cartonato’ elettorale riabilitato dal Prefetto

Annullata la sanzione che la polizia locale aveva inflitto a Beppe Amato per un cartellone a treppiede esposto in piazza per una iniziativa .

L‘ex candidato sindaco Beppe Amato con il cartellone ‘incriminato’

L‘ex candidato sindaco Beppe Amato con il cartellone ‘incriminato’

Era stato multato, in campagna elettorale, per avere esposto nella piazza un cartellone con la sua pubblicità da candidato sindaco, ma il Prefetto gli dà ragione cancellando la sanzione. Protagonista di questa vicenda, avvenuta a Baricella, Beppe Amato che era lo sfidante candidato sindaco, per il centrodestra, del primo cittadino allora uscente, ed ora di nuovo in carica, Omar Mattioli.

Durante una mattinata di gazebo elettorali nella piazza dietro al Municipio la polizia locale gli aveva elevato una sanzione perchè, secondo le normative elettorali che prevedono solo strumenti pubblicitari ‘mobili’, il suo cartellone a treppiede era stato considerato ‘fisso’. La battaglia era andata avanti tanto che Amato, considerandola un’ingiustizia, si era rivolto al Prefetto che ora, come comunica l’ex candidato, gli ha dato ragione: "Il 24 maggio scorso la Comandante della Polizia Locale di Baricella fece un verbale intestato ad Angela Stanzani, membro della mia coalizione ’Uniamoci per Baricella. Giuseppe Amato Sindaco’, di centrodestra, con cui ci contestava un cartellone che avrebbe dovuto essere, e lo era come ampiamente dimostrato, mobile e non fissato a terra – dichiara Amato –. Il sindaco uscente dichiarò di non aver dato mandato alla Comandante di effettuare la multa e di essere noi in torto e antidemocratici accusandoci di strumentalizzare la vicenda. Il Comando di Polizia Locale disse che non aveva intenzione di annullare in autotutela il verbale, ma che anzi voleva procedere presentando all’organo competente documenti inerenti all’interpretazione del fatto. Recentemente il Prefetto ha riconosciuto la nostra legittima e legale posizione archiviando il procedimento ed annullando la sanzione a nostro carico. Questa decisione conferma che le azioni intraprese erano infondate e ingiuste oltre che pretestuose. Visto il fatto grave dal punto amministrativo e democratico chiediamo al sindaco anche di valutare l’operato del Comandante stesso e di considerare un possibile suo avvicendamento".

A replicare ad Amato è il sindaco Mattioli: "La minoranza di Baricella ancora una volta dimostra la sua inconsistenza e impreparazione. Ecco l’ennesimo scivolone: si chiedono le scuse al sindaco per una multa, ignorando (o facendo finta di ignorare) che il corpo di Polizia Locale e in modo particolare la Comandante agiscono nel loro operato senza bisogno di ricevere istruzioni o indicazioni, se non di natura politica, dall’amministrazione. Credo che sarebbe davvero un paradosso se il sindaco dovesse chiedere scusa per ogni multa o sanzione elevata dagli agenti in servizio e annullata per un ricorso".

Zoe Pederzini