REDAZIONE BOLOGNA

Il canto politico di Bia Ferreira

Il Festival DiMondi di Bologna presenta Bia Ferreira, cantante brasiliana che porta la sua musica Mmp (música de mulher preta) tra ritmi R&B, ballate soul, afrobeat, groove reggae o padogão bahianais. Parla di corpo, razzismo, omofobia, diritti delle donne e amore. Ingresso libero.

Il canto politico  di Bia Ferreira

Il canto politico di Bia Ferreira

Il Festival DiMondi, che ha trovato casa in piazza Lucio Dalla, continua la sua offerta di musica dal vivo focalizzando anche in settembre la sua attenzione sui suoni che arrivano da parti diverse del mondo, quella che viene definita world music, strettamente legata alle tradizioni, ma con uno sguardo sempre rivolto alla contemporaneità.

Questa sera alle 21 (ingresso libero) protagonista sarà Bia Ferreira, che arriva a Bologna dopo il grande successo ottenuto nella recente edizione romana del Womad, il festival ideato da Peter Gabriel. Cantante, autrice-compositrice, militante antirazzista e grande sostenitrice della comunità LGBTQIA+ in tutto il mondo, l’artista brasiliana definisce la sua musica come Mmp (música de mulher preta), ovvero ’musica delle donne nere’.

Le sue canzoni si muovono tra ritmi R&B, ballate soul, afrobeat, groove reggae o padogão bahianais, per servire un rap consapevole e un flow tagliente. I suoi brani parlano del corpo, del razzismo, dell’omofobia, della lotta per i diritti delle donne e naturalmente dell’amore. Bia Ferreira è stata rivelata al pubblico nel 2017 con il brano ’Cota não é esmola’, che mette in evidenza l’importanza del sistema di quote per l’accesso della popolazione nera all’università. Il brano ha registrato milioni di visualizzazioni e ascolti, diventando un passaggio obbligato per l’esame di ammissione all’Università di Brasilia. Con due album all’attivo, una nomination ai Woman in Music Awards del 2018 Bia Ferreira si sibisce oggi dal Brasile all’Europa: la sua musica, con testi cantati in portoghese, è ascoltata e compresa in tutto il mondo.