Il campetto da basket rinasce con i piccoli allievi di Francesco

L’ex cestista Della Torre allena gruppi di giovanissimi nell’impianto di via Lungoreno appena riqualificato.

Il campetto da basket rinasce con i piccoli allievi di Francesco

Il campetto da basket rinasce con i piccoli allievi di Francesco

Una nuova vita per il campo da basket di via Lungoreno a Porretta Terme. Sabato scorso, al termine delle opere di sistemazione realizzate dal comune, lo storico impianto è stato inaugurato dai ragazzi che, da qualche tempo, sono tornati a praticare la pallacanestro, sport che qui ha alle spalle una lunga tradizione.

L’intervento di ripristino è stato richiesto all’amministrazione comunale dall’Asd La Trottola, che si è fatta portavoce di un’istanza sentita da tante famiglie. I lavori appena ultimati non potevano che essere essenziali, visto il proposito della stessa amministrazione di riqualificare l’area con un progetto ambizioso che porterà alla costruzione di un palazzetto dello sport proprio dove oggi sorgono campetto e palestra. Ugualmente, non si poteva aspettare ancora, lasciando che un degrado sempre più diffuso si impadronisse di una struttura utilizzata per decenni, per di più nel paese che ospita il Santuario della Beata Vergine del Ponte, da qualche anno proclamata patrona nazionale del basket. Ed è proprio un atleta la cui divisa è esposta vicino al santuario ad essere l’artefice della rinascita del basket giovanile locale: Francesco Della Torre. Della Torre ha un passato nei campionati A1 e A2 a Pistoia, dopo aver trascorso tutte le giovanili con addosso la casacca della Fortitudo Bologna.

Oggi Francesco allena alcuni gruppi di giovanissimi aspiranti cestisti. E non solo: quando non è sul campo da basket, attraverso l’ Asd Casetta Bike e Ski Park, Francesco trasmette la passione per la mountain bike a un folto gruppo di ragazzi che, con lui, scorrazzano a destra e a manca per l’Appennino. Della Torre ancora prima di essere un bravo atleta è un insegnante di sport, in grado di trasmettere i fondamentali di basket e bike ma, soprattutto, i valori che sono alla base di ogni sport.

"Siamo grati a Francesco per quello che fa per i nostri figli – rivela il papà di uno dei piccoli ’discepoli’ di Della Torre – a cui insegna sport ma, soprattutto, il piacere e la gioia di stare insieme. Ci sembra giusto parlare di lui come di un’eccellenza locale, doppiamente importante perché siamo in montagna, in un territorio difficile. Prima della tecnica e della tattica ai ragazzi lui insegna l’aggregazione, il gruppo, la squadra: valori sani. In questo caso noi montanari siamo fortunati a poter usufruire di servizi sportivi che non hanno nulla da invidiare a quelli di città".

Fabio Marchioni