Terza frana, terza variante e terza riapertura per il tratto della Via dei brentatori che transita nel cuore dei Gessi di Zola, da un anno patrimonio Unesco. L’altra mattina, per la serie ‘chi la dura la vince’ un gruppo di volontari del gruppo Cai Bologna-ovest ha nuovamente rimesso in sesto il cammino che da Bologna attraverso Tizzano, Gessi, Monte San Pietro e Valsamoggia lambisce le vigne e le cantine dei Colli bolognesi. Ma il lavoro non è ancora concluso, perchè nel tratto a valle, quello che dal Percorso vita che va in direzione di San Lorenzo in Collina, prima fu travolto il ponte pedonale e ciclabile sul Lavino e recentemente spazzato via dalla piena anche il guado provvisorio ricavato a poca distanza.
Va ricordato che dopo il collasso di un versante del monte Rocca nel giugno del 2022 con caduta di massi enormi che invasero la parte iniziale, si arrivò alla creazione del primo bypass a valle. Ma poi per altre due volte il gruppo allargato che si prende cura del sentiero Cai 102 è intervenuto per ovviare alle interruzioni causate dai nubifragi, prima nel maggio 2023 e poi nel recente ottobre.
"Siamo impegnati nella sistemazione, perchè dopo la nuova via realizzata ancora una volta nel tratto che fa parte del sentiero dei gessaroli, ora si deve pensare a come scavalcare il torrente-spiega Alessandro Geri, responsabile della sentieristica Cai-.
Il Comune ha prospettato questa soluzione del ponte già esistente, ma questo comporta altro lavoro per realizzare il collegamento non facile col percorso fluviale e con la salita al Monticino. Ci sono da realizzare gradini e tratti nuovi, è difficile ma lo faremo, è nei nostri programmi per le prossime settimane". Dal canto suo il sindaco Dall’Omo conferma che "sono in corso i lavori di ricostruzione del ponte sul Lavino che consentirà di riconnettere alla via stessa, almeno a livello pedonale in prima battuta, l’abitazione rimasta isolata dall’altra parte del torrente, ma anche, in prospettiva, la possibilità di effettuare il collegamento tra le due sponde del Lavino a beneficio del futuro ricostruendo Percorso vita". Gabriele Mignardi