Il ‘Caffè San Biagio’ compie vent’anni

È un progetto portato avanti dalla cooperativa sociale Cadiai con attività rivolte a persone colpite da Alzheimer e ai caregiver

Il ‘Caffè San Biagio’ compie vent’anni

Un incontro sull’. Alzheimer dedicato a famigliari e caregiver organizzato dalla cooperativa sociale Cadiai

A pochi giorni dalla celebrazione della giornata mondiale dell’Alzheimer ieri pomeriggio nel centro diurno San Biagio a Casalecchio si sono celebrati i vent’anni dell’attività del ‘Caffè San Biagio’, e anche illustrati i programmi delle attività rivolte a caregiver, familiari e persone con demenza o fragilità cognitiva. Patologie che in Italia, secondo stime dell’osservatorio demenze dell’Istituto Superiore di Sanità, affliggono circa 1 un milione e 200mila persone (di cui oltre la metà sono malati di Alzheimer), mentre altrettanti manifestano disturbi neurocognitivi minori. Complessivamente quindi nel nostro paese sono circa quattro milioni le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell’assistenza dei pazienti.

Una ampia fascia di popolazione per la quale da vent’anni la cooperativa sociale Cadiai conduce un progetto gratuito rivolto alla cittadinanza, ed organizzato sul modello degli ‘Alzheimer cafè’ e che negli anni ha rappresentato un punto di riferimento per centinaia di persone. Iniziativa pionieristica nella provincia bolognese. Così ieri nella sede di via della Resistenza erano presenti Giovanna Manai (responsabile Unità attività Socio Sanitaria del Distretto di Casalecchio), Michele Peri (direttore di Asc InSieme), Sabrina Stinziani (psicologa attiva nel Centro per i disturbi cognitivi e demenze (Cdcd) del distretto di Casalecchio) Antonella Tragnone (medico geriatra Cdcd dell’azienda Usl di Bologna), Giulia Casarini (presidente Cadiai), Marie Christine Melon (psicologa e referente Qualità Servizi Anziani Cadiai) e Laura Annella (psicologa della residenza e del Centro diurno San Biagio). "La giornata è anche l’occasione per festeggiare il ritorno degli incontri a pieno regime dopo che, a causa della pandemia, era stato possibile accogliere solo i caregiver -ha spiegato la presidente Casarini- dall’8 ottobre, con incontri quindicinali, si tornerà alla formula classica: l’incontro con la psicologa dell’invecchiamento per il gruppo dei caregiver, l’attività di riattivazione motoria con il fisioterapista per le persone con demenza. Non mancheranno momenti conviviali e collettivi in cui i due gruppi saranno uniti", ha spiegato illustrando il programma quindicinale che prevede due incontri al mese, da ottobre a dicembre, rivolti appunto a caregiver, familiari e persone con demenza o fragilità cognitiva. Il tutto confermando la partecipazione gratuita a chiunque sia interessato al tema.

Gabriele Mignardi