REDAZIONE BOLOGNA

Il bilancio delle feste. Lepore agli albergatori:: "Il turismo non è in calo . Ma si sposti dal centro"

Il sindaco: "Non si può concentrare tutto sempre sulle solite strade". D’accordo Confagricoltura: "Bene allargare l’offerta anche in periferia". .

Un selfie davanti a Palazzo d’Accursio per i turisti in città durante le feste

Un selfie davanti a Palazzo d’Accursio per i turisti in città durante le feste

Il turismo a Bologna "non è in calo, anzi". Il tema semmai è non concentrare i visitatori sempre "nelle stesse strade" del centro storico. Ne è convinto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che commenta così le recenti stime sulle presenze in città. Una replica all’analisi di Celso del Scrilli, presidente di Federalberghi Bologna, che sul ’Carlino’ ha evidenziato una diminuzione di presenze tra il 5 e il 15 per cento rispetto allo scorso anno.

Per il primo cittadino, però, lo scenario è differente: "Mi sembra una discussione che non guarda alla realtà di Bologna, che è una città piena di turisti. Quindi semmai la discussione che dobbiamo fare è come migliorare la qualità della città".

In questo senso, spiega Lepore, "sul centro storico stiamo approfondendo diverse scelte che possono anche fare in modo che il turismo non stia sempre nelle solite strade, ma possa avere anche diversa attività come offerta culturale. L’apertura di Palazzo Pepoli credo sia stato un segnale importante, perché le visite sono molto aumentate. Così come altre manifestazioni culturali sono sempre piene". Detto in altri termini, "Bologna non ha un problema di attrarre viaggiatori – ribadisce il sindaco – tra i tanti problemi di cui possiamo parlare, non c’è quello della mancanza di turisti".

Chi parla di calo di visitatori durante il periodo natalizio, oltre a Federalberghi, è anche Confagricoltura Bologna, in particolare per gli agriturismi, che non hanno registrato "il boom sperato, con un tasso di prenotazioni fermo al 60%", sia per quanto riguarda pranzi e cene festivi sia per i pernottamenti. Le richieste per soggiorni più lunghi però "hanno contribuito a mantenere aperti gli agriturismi".

L’anno scorso, ricorda Confagricoltura, il tasso di prenotazione in queste strutture aveva sfiorato il 75%. Anche per l’associazione di categoria è quindi necessario ‘spalmare’ meglio sul territorio la presenza dei turisti, sfruttando l’anno prossimo il ruolo dell’aeroporto Marconi ed eventi come il Giubileo.

"Il turismo più è diffuso, meno è portatore di criticità – afferma Marco Casali, vicedirettore e responsabile del settore agriturismo di Confagricoltura Bologna – il tema è cogente. Il sovraccarico turistico della nostra città è evidente segnale di problemi e crisi. Basti pensare al tema del disagio abitativo, che sta diventando un vero e proprio rompicapo, ma anche l’estremo affollamento di certi luoghi del centro che vanno in affanno, finendo per abbassare l’offerta qualitativa".

Secondo Casali, quindi, "un’ottima diversificazione e mitigazione di questi effetti è diffondere il turismo allargando l’offerta e soprattutto la promozione ai luoghi periferici della nostra città. È importante lenire il sovraccarico ampliando la proposta. Sarà questo il traguardo da raggiungere e sarebbe bene cominciare a muoversi prima di cadere in situazioni irreversibili, così come sta già capitando ad altre città a noi vicine".

Il Giubileo, secondo Confagricoltura, "potrebbe essere già un primo momento di prova per sviluppare questa modalità diversa di fare turismo. La possibilità di accogliere così tante persone deve essere sfruttata al meglio, valorizzando l’intero meraviglioso territorio che abbiamo. Il modello del futuro deve essere autentico, diffuso e immersivo. Cambiare è doveroso".

red. cro.