Bologna, 6 settembre 2024 – "Siamo attoniti". Quasi non trova le parole il provveditore Giuseppe Antonio Panzardi davanti all’uccisione di Fallou, come lo chiamano gli amici e i compagni. Non appena appresa la notizia, il provveditore si è messo in contatto con il preside dell’Iis Belluzzi Fioravanti, Vincenzo Manganaro, per manifestargli vicinanza e solidarietà. "Quanto accaduto è di una gravità inaudita, ci lascia sconcertati", osserva Panzardi. Una vicinanza che potrebbe manifestarsi il 16 settembre, primo giorno di scuola, con la presenza del provveditore in via Cassini. "Ci stiamo pensando", ammette il provveditore, rompendo il suo proverbiale riserbo.
In via Cassini, i suoi professori allibiti ricordano Fallou come un ragazzo "studioso, molto educato, tranquillo che non ha mai dato un problema". Sul sito dell’istituto compare un laconico: "La comunità scolastica partecipa al dolore della famiglia per la perdita del caro figliolo Serin Fallou". Firmato: "Il Ds (dirigente scolastico, ndr) e la comunità scolastica tutta". Una lettera è stata inviata dal preside ai docenti. Adulti pressoché silenti, ma il dolore degli amici, dei compagni, urla.
Viaggiano in rete sentimenti e idee per non dimenticare il compagno ucciso: un ‘angolo a scuola’, un murales, un corteo, un minuto di silenzio e soprattutto di un momento in via Piave oggi alle 15 "per salutare Fallou". Riflessioni. "Mi dispiace per tutti gli 010 (i primini, ndr) che non potranno mai conoscere la persona stupenda che era Fallou". Infine, un pensiero è riservato all’accoltellatore. "Immagina avere sulla coscienza la morte di una persona. Non ci siamo".
Alcune righe danno la notizia. "Fratello mio – si legge - non ci sono parole per descrivere quello che è successo stasera. Non mi dimenticherò mai le mille risate insieme, che persona meravigliosa che eri, sarai per sempre. Hai lasciato un vuoto che niente potrà colmare. Vivrai sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri. Rimarrai nostro fratello per sempre anche da lassù. Riposa in pace Fallou". Fioccano le proposte: "Per chi volesse, domani (oggi, ndr) si possono mettere foto, cartelloni, lettere e fiori dove è avvenuto l’accoltellamento – si legge –. Nel caso ci fossero transenne o comunque lo scotch per bloccare l’ingresso, lasceremo tutto quanto al di fuori della zona". Si tratta di "un piccolo gesto per ricordare il nostro amico: chi lo volesse, può farlo liberamente senza impegno, senza niente".
In rete irrompe voce dell’amico affranto: "Quando a settembre ri-inizia la scuola, se qualcuno mi vuole aiutare a creare un angolo dedicato a Fallou in un corridoio o in un qualsiasi posto a scuola". Foto, fiori "qualsiasi cosa. Bisogna ricordarlo per sempre. Io ci sono e lo farò anche da solo". Cuori rossi rispondono all’accorato appello con "Tutti brother", "Io ci sono" fino ad "anche se ora non sono più al Belluzzi lo farò solo per Fallou". Ed ancora. "Ho pensato magari di parlarne col preside e con i rappresentanti e magari fargli un murales fatto bene anche se meriterebbe di più". E "magari fare un corteo il primo giorno di scuola con uno striscione per poi fare un minuto di raccoglimento in suo onore oltre a fare il memoriale".