REDAZIONE BOLOGNA

Il ’Battista’ torna all’Oratorio dei Fiorentini

Il capolavoro di Sebastiano Ricci esce dalla Pinacoteca per tornare, temporaneamente, al luogo dove era nato. Visite guidate fino a maggio

di Nicoletta Barberini Mengoli

Un ritorno al luogo d’origine di un’opera eccellente che rappresenta la grandezza pittorica del nostro Barocco. Da sabato, infatti, grazie alla Banca di Bologna, al Dipartimento dei Beni Culturali ed alla Pinacoteca, sarà visibile nel prezioso gioiello del Barocco cittadino, l’Oratorio di San Giovanni Battista dei Fiorentini in Corte Galluzzi 6, il capolavoro di Sebastiano Ricci ’La nascita del Battista’. "Questo è un evento unico – ha definito il direttore di Banca di Bologna, Alberto Ferrari – perché grazie alla collaborazione con la Pinacoteca, dove il dipinto normalmente si può ammirare, ora il magnifico olio è tornato nel luogo per il quale venne realizzato, attorno al 1682, dal pittore bellunese Ricci nel corso del suo primo soggiorno bolognese". La Confraternita dei Fiorentini aveva affidato all’artista l’esecuzione di una pala dell’unico altare dell’Oratorio, oggi non più esistente. Si trattava di una ’Decollazione’ del Battista, andata perduta. Sottratte dal luogo originario sia la ’Decollazione’ che la ’Nascita’, nel 1798, a seguito delle requisizioni napoleoniche, ora quest’ultima ritorna all’Oratorio testimoniando, come spiega la direttrice della Pinacoteca Maria Luisa Pacelli, quanto l’opera incarni, per la sua teatralità, lo scenario Barocco cittadino, ripensando anche in modo nuovo l’iconografia del Battista con colori di grande vivacità, forte anche dell’uso di una tavolozza dorata di base.

Il dipinto esce dalla Pinacoteca (diventata Museo con autonomia speciale) grazie ad un nuovo progetto di condivisione con la città, in questo caso con la Banca di Bologna, secondo cui i dipinti presenti nelle sue sale, legati al tessuto ed alla storia cittadina, possono essere esposti in altri luoghi. È ovvio che questa esposizione ha permesso di approfondire la ricerca culturale sull’opera, supportata da Mirella Cavalli della Pinacoteca e da Luca Ciancabilla del nostro Ateneo, curatori anche del catalogo redatto per l’occasione da edizioni Minerva. Ciancabilla, nel definire il capolavoro di Ricci "una sinfonia barocca", sottolinea come colga gli stilemi tipici della metà del Seicento e primi del Settecento, e ancora come si evidenzino chiaramente la lezione carraccesca e la maniera di Guido Reni, restituendo un linguaggio artistico universale. Ricci, infatti, si è appoggiato, per primo, all’arte del Veronese facendo prevalere un nuovo ideale, quello della chiara e ricca bellezza coloristica, preparando la strada a Tiepolo.

L’Oratorio, grazie al restauro della Banca di Bologna nel 2004 per recuperare la conservazione del bene e renderlo funzionale e fruibile, oggi si presenta nel pieno della sua spettacolarità con i magnifici affreschi della volta, che furono realizzati a metà del Seicento da Domenico Baroni e Mauro Aldrovandini, e da quelli delle pareti laterali, eseguiti alla fine del XVII secolo da Giuseppe Rolli e Paolo Guidi. Le visite guidate si svolgeranno a partire da sabato, 24 settembre, sino al 29 maggio 2023, lunedì, sabato e domenica con prenotazione obbligatoria: eventi@bancadibologna.it, oppure tel. 0516571111.