NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Igor e le espulsioni mancate: "Tocca allo Stato pagare"

A Ferrara il Tribunale del Lavoro ha risarcito i figli dell’ex guardia Valerio Verri. A Bologna la vedova di Davide Fabbri ha chiesto 800mila euro di danni

Igor e le espulsioni mancate: "Tocca allo Stato pagare"

A Ferrara, il tribunale del lavoro ha sancito un risarcimento milionario che la Provincia dovrà stanziare a favore dei figli di Valerio Verri, il volontario ucciso da Igor il Russo. Verri fu colpito a morte a Portomaggiore l’8 aprile del 2017. Una settimana esatta prima, Norbert Feher, questo il vero nome del killer serbo, aveva freddato a colpi di pistola, nel suo bar alla Riccardina di Budrio, anche Davide Fabbri. Ucciso di fronte alla moglie, Maria Sirica, che adesso è rimasta completamente sola, dopo che anche il suocero è morto. E l’unica cosa a cui ancora si aggrappa è la giustizia. Una pena certa per Feher, condannato all’ergastolo sia in Italia che in Spagna, dove ha ammazzato a sangue freddo altre tre persone, due poliziotti e un allevatore. E giustizia per sé, da quello Stato che, assieme al suo avvocato Giorgio Bacchelli, ha portato in causa. Citato perché, con le sue negligenze, avrebbe permesso che suo marito venisse ucciso, non espellendo quando poteva (e doveva) Feher. La richiesta che Sirica fa allo Stato è pari a quanto disposto, per lei e il suocero defunto (che l’ha nominata sua unica erede), dal tribunale penale in sede di condanna di Igor: 800mila euro.

Questo processo in sede civile è agli albori: dopo la prima udienza a settembre scorso, il giudice della terza sezione Paola Matteucci, dopo aver dettato le scadenze per la presentazione delle memorie istruttorie, ha rinviato tutto al prossimo 30 maggio. "Il primo arresto di Feher, in Italia, risale al 2005 – ricostruisce l’avvocato Bacchelli –. Nel 2010 vengono emesse due espulsioni a carico dello stesso, una dalla Questura di Ferrara, l’altra dal Tribunale della stessa città. Nel 2017, Feher uccide prima Davide Fabbri e poi Valerio Verri. Cosa ha fatto lo Stato in sette anni? Nulla. Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno, recita l’articolo 2043 del codice civile. Riteniamo che la negligenza dimostrata dallo Stato in questa vicenda rientri in questa fattispecie".

Adesso, a fronte della sentenza risarcitoria stabilita dal tribunale del Lavoro a Ferrara, l’avvocato Bacchelli sta valutando se citare il pronunciamento nella memoria che sta preparando: "La sentenza espressa dal tribunale del lavoro di Ferrara è più che valida – spiega il legale –, per noi è già un punto di partenza, sto valutando se inserirla nella memoria che presenterò. Questo, benché si tratti di due procedimenti molto diversi, che partono da considerazioni diverse, ma entrambe espressione di una mancanza che ha contribuito alla morte di due innocenti".